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Auto blu, in italia sono 65mila

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Auto blu, in italia sono 65mila

  • –di Davide Colombo

Il tetto alla spesa per l'utilizzo di auto di sevizio ("blu", cioè riservate ai vertici delle amministrazioni; "grigie", per uso di servizio non esclusivo con o senza autista dedicato) sta funzionando. Lo rivelano i dati del censimento 2011 elaborati da Formez Pa per il Dipartimento della Funzione pubblica e presentati ieri dal ministro Filippo Patroni Griffi. In particolare il limite di spesa varato nel 2010 (vincolo all'80% di quanto sostenuto nel 2009) e le successive limitazioni si sono tradotti in un calo del 10% delle auto in servizio rispetto al 2010 (ora sono stimate in 64.524 unità) mentre la riduzione è ancor più significativa per le sole auto blu (-13%, per un totale di 10.634 unità). Dal censimento sono naturalmente escluse le flotte auto di Polizia, Carabinieri, GdF, Vigili del fuoco e Guardia forestale.

Sulla base di questo andamento il ministero della Pa stima un risparmio a regime, vale a dire entro il 2013, di 300-310 milioni annui, con una riduzione di questa voce di spesa da 1,7 a 1,4 miliardi. Il risparmio sarà generato per 140 milioni annui dal tetto del 20% sugli oneri di gestione diretta delle auto e per 170 milioni dai minori costi del personale addetto alla guida, che verrà riassegnato ad altre funzioni. Sul fronte del personale dedicato al servizio auto, attualmente si stima un impiego di 25-30mila addetti, il cui costo medio è di 40mila euro l'anno (per un totale di 1,1 miliardi), mentre quando saranno a regime le misure di razionalizzazione e limitazione dell'utilizzo delle auto di servizio, circa 8-9mila addetti saranno riconvertiti ad altre funzioni.

Se si guardano con la prospettiva dei possibili ulteriori risparmi, i dati del censimento 2011 (agevolmente consultabili sul sito del ministero) lasciano ben sperare. Con l'avvio del monitoraggio permanente sui costi e la razionalizzazione del parco auto dell'intera Pa, infatti, non potranno durare a lungo squilibri come quello che vede attualmente in uso più auto blu in Sicilia di quanto non ne risultino in Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Veneto messe assieme. Oppure singolarità come quelle dell'amministrazione comunale di Torino, dove sono state censite 40 autovetture non utilizzate (in totale sono 877 le auto non utilizzate nella Pa).

Tra le azioni più forti previste per garantire i risparmi, oltre alle limitazioni all'utilizzo delle auto di servizio, c'è il limite di cilindrata sui nuovi acquisti a 1600 cc (ma si è scoperto che dopo il varo del decreto di luglio sono state acquistate 300 auto di cilindrata superiore, casi ora all'esame del l'Ispettorato della Funzione pubblica), un diverso impiego delle auto non più utilizzate, la dismissione di quelle più vecchie e inquinanti e il passaggio dall'acquisto al noleggio. Secondo il presidente di Formez Pa, Carlo Flamment, già oggi si può affermare che per ogni amministrazioni il noleggio conviene rispetto all'acquisto di una nuova auto quando non si superano i 20-25mila chilometri annui. Secondo il ministro Filippo Patroni Griffi il monitoraggio permanente sull'uso delle auto di servizio potrà offrire «importanti indicazioni per il miglioramento di spese per altri beni e servizi delle amministrazioni nella prospettiva indicata dalla spending review».

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