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Incentivi alla rottamazione per auto elettriche e utilitarie

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INCENTIVI

Incentivi alla rottamazione per auto elettriche e utilitarie

  • –di Maurizio Caprino


Più vicini gli incentivi per le auto elettriche, che potrebbero essere estesi alle meno inquinanti tra quelle con motore tradizionale. Dopo un anno dalla presentazione delle proposte di legge sulla materia, le commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera hanno trovato l'accordo per unificarle, in modo da poterle portare all'esame dell'aula il mese prossimo. Nel frattempo, emergono nuovi particolari sull'obbligo di registrare alla Motorizzazione i nomi degli utilizzatori abituali dei veicoli quando sono diversi dagli intestatari: vengono di fatto esentate le famiglie e coinvolti autonoleggi, custodi giudiziali e imprese in generale.
Il testo base su cui le commissioni della Camera hanno trovato l'accordo potrà essere ancora emendato entro il 31 maggio. Poi sarà discusso in aula. La versione attuale prevede innanzitutto incentivi per l'uso e l'acquisto dei veicoli elettrici, con facilitazioni alla realizzazione di infrastrutture di ricarica delle batterie, tariffe agevolate sulla bolletta e contributi, in caso di rottamazione, fino a 5.000 euro per il 2013, fino a 4.000 per il 2014 e fino a 3.000 per il 2015. Questi importi spetterebbero per qualsiasi veicolo con emissioni di CO2 fino a 50 g/km, quindi anche ai furgoni elettrici e ai pochi modelli (come la Opel Ampera) che hanno un motore a benzina che funziona solo per ricaricare le batterie.
Si aggiungerebbero, sempre in cambio di una rottamazione, bonus fino a 1.200 euro per il 2013 (ridotti a 1.000 per il 2014 e 800 per il 2015) per i veicoli con emissioni da 51 a 95 g/km, che di fatto sono le vetture utilitarie più efficienti. Anche qui occorrerebbe la rottamazione. Non è comunque il caso di parlare di ritorno degli incentivi alla rottamazione su larga scala (e questo è il motivo per cui la Federauto, che rappresenta i concessionari, ha protestato): l'erogazione si fermerebbe all'esaurimento delle risorse disponibili, che ammontano a soli 60 milioni per ciascuno dei prossimi tre anni. Inoltre, il 30% della somma è riservato al rinnovo delle flotte di trasporto pubblico locale.
Intanto, il Consiglio dei ministri convocato per stamattina dovrebbe varare due decreti presidenziali: uno per regolamentare soprattutto l'obbligo di registrare alla Motorizzazione i soggetti utilizzatori per oltre 30 giorni di veicoli di cui non sono intestatari (si veda la scheda a sinistra), l'altro per adottare il pass europeo per disabili e dare una stretta ai requisiti di rilascio. Entrambi i Dpr modificano il Regolamento di esecuzione del Codice della strada.
Quanto all'obbligo di registrazione, dovrebbe scattare anche quando l'intestatario cambia denominazione, come nel caso di trasformazioni o fusioni societarie da cui non nasce un diverso soggetto giuridico. Si dovrà approfondire con circolari esplicative quali trasformazioni rientreranno nell'obbligo. Nel caso di noleggio a lungo termine di flotte aziendali, il noleggiatore dovrebbe comunicare alla Motorizzazione il nome dell'impresa-cliente, probabilmente senza specificare anche quello del dipendente cui è affidato il mezzo. Passando alle situazioni che interessano di più le famiglie, il comodato gratuito rientra fra gli atti da registrare, ma dovrebbero esentati i familiari conviventi con l'intestatario. Quando però quest'ultimo è un soggetto dichiarato incapace, l'obbligo di indicare alla Motorizzazione il genitore o il tutore scatta sempre.
Oltre a questi casi, dovrebbero essere registrati tutti i contratti o gli atti unilaterali che pongono il veicolo nella disponibilità di un soggetto diverso dall'intestatario.

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