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L'auto data in uso per più di 30 giorni va «dichiarata»

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CODICE DELLA STRADA

L'auto data in uso per più di 30 giorni va «dichiarata»

  • –di Maurizio Caprino

A due anni di distanza dall'approvazione del Parlamento, arrivano all'attuazione altri tre "pezzi" della riforma del Codice della strada (legge 120/10): la registrazione degli utilizzatori "non occasionali" dei veicoli, la ristampa della carta di circolazione in caso di passaggio di proprietà e le targhe dei rimorchi. Inoltre, potrebbero diminuire le difficoltà che i disabili italiani trovano all'estero per il mancato riconoscimento del loro contrassegno identificativo. Tutto questo è all'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio dei ministri, convocata per domattina alle 9,30.
Le novità saranno inserite in due decreti presidenziali: il primo (attuativo della riforma) su targhe e documenti, il secondo sui disabili. Entrambi vanno a modificare un altro Dpr, il 495/92 (Regolamento di esecuzione del Codice).
L'elemento che introduce maggiori novità è quello sulla registrazione degli utilizzatori: chi non è intestatario di un veicolo e ne ha la disponibilità per più di 30 giorni dovrà dichiararlo alla Motorizzazione, che annoterà il suo nome nell'Archivio nazionale dei veicoli. La registrazione sarà necessaria esclusivamente se la disponibilità del mezzo deriva da un atto. La norma è stata introdotta per contrastare il diffuso fenomeno del comodato gratuito, cui si ricorre per utilizzare veicoli senza risultarne proprietari (traendone vantaggi fiscali) o per evitare di registrare il passaggio di proprietà (pratica costosa, soprattutto per l'elevata tassazione da cui è gravata). Altro problema sul tappeto è la farraginosità di identificazione del responsabile della circolazione per i veicoli in noleggio a lungo termine (sui documenti finora risultata solo il nome del noleggiatore, che però – a differenza di tutti gli altri intestatari – non risponde delle infrazioni commesse).
Quanto alla ristampa della carta di circolazione nei passaggi di proprietà, sarà un modo per rinnovare documenti spesso deteriorati e resi confusi dall'applicazione delle varie "pecette" adesive di aggiornamento. Queste ultime continueranno a essere rilasciate solo per i cambi di residenza e le revisioni.
Le targhe dei rimorchi dovranno invece diventare più leggibili, con caratteristiche analoghe a quelle degli autoveicoli. Resteranno comunque i problemi legati al fatto che un rimorchio sempre più spesso è abbinato a una motrice di proprietà di un soggetto diverso dal suo intestatario.
Più complessa e articolata la situazione per i disabili. Il problema principale sinora è stato il mancato riconoscimento all'estero dei contrassegni che consentono il parcheggio negli spazi riservati o la sosta gratuita in quelli normalmente a pagamento. Tutto nasce dal fatto che il documento italiano, per ragioni di privacy, finora non conteneva tutti i necessari elementi identificativi. Con l'occasione, saranno nel Dpr saranno anche introdotte modifiche sulla segnaletica e sulle strutture destinate a facilitare la mobilità dei disabili.

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