Dopo l'iniziativa di Fiat, che da qualche giorno offre benzina e gasolio a un euro al litro a chi acquista l'auto nuova, arriva un'altra campagna promozionale che ha per oggetto i carburanti. L'ad di Eni, Paolo Scaroni, ha annunciato ieri a sorpresa un sensibile ribasso dei prezzi alla pompa nei distributori Eni e Agip. L'ha definito "scontone", riferendosi all'elevato importo del "regalo" che la società petroliferà farà agli automobilisti. I contenuti della promozione (perché di questo si tratta), battezzata "Riparti con Eni", prevedono che presso i 3mila punti vendita delle due reti che avrebbero aderito all'iniziativa (questi i numeri comunicati da Eni su un totale dichiarato di circa 4mila operatori) si potrà avere, per i rifornimenti in modalità "iperself", uno sconto di 20 centesimi al litro rispetto al prezzo "servito" a patto di effettuarli dalle 13 del sabato alla mezzanotte di domenica. «Viviamo un momento molto bello – ha dichiarato Scaroni - quindi era utile e necessario fare un gesto verso le famiglie italiane. E quale gesto migliore se non intervenire sui prezzi di benzina e gasolio che pesano così tanto sulle tasche delle famiglie? La nostra è una operazione di sostenibilità: il venerdì di ogni settimana determineremo i prezzi e questo sabato li abbiamo fissati a 1,6 euro per la benzina e a 1,5 per il gasolio. Nessuno offre prezzi così alle famiglie italiane». Per "momento molto bello" Scaroni intende quello economicamente felice per l'attività dell'azienda che dirige, ma alle sue dichiarazioni ha fatto immediatamente eco un duro comunicato stampa di Fegica (Federazione gestori impianti carburanti e affini) che ha preannunciato uno sciopero della categoria e ha stroncato senza appello l'iniziativa di Eni definendola "L'ennesima presa in giro che l'industria petrolifera italiana cerca di trasformare in un grande avvenimento" e ha proseguito con un monito: "Basta con gli sconti fasulli e gli specchietti per le allodole". Parole forti, quelle di Fegica, il cui attacco è basato su un ragionamento tutt'altro che aleatorio: "Se, come dimostrano gli impianti della grande distribuzione organizzata e quelli no logo – spiega l'organizzazione dei gestori – ci sono gli spazi economici per abbassare i prezzi dei carburanti, le compagnie petrolifere hanno il dovere di farlo ovunque, tutti i giorni e per tutte le modalità di vendita". In effetti, Eni è tra i maggiori fornitori di questi impianti e vende loro i carburanti a prezzi più bassi rispetto a quelli praticati ai distributori di marca. Sono proprio tali prezzi a consentire a loro volta ai "no logo" di scontare quelli alla pompa mediamente di 17-20 centesimi di euro il litro. Quindi, ne deriva che se Eni vendesse a qualunque gestore carburanti a basso prezzo, i consumatori risparmierebbero presso tutti i distributori e lo farebbero sempre, non solo durante le promozioni che durano lo spazio di un weekend. Argomentazioni ragionevoli dalle quali deriva una conclusione: la campagna Eni serve solo a restituire agli automobilisti, durante il fine settimana, una parte degli elevati prezzi alla pompa pagati negli altri giorni in cui la promozione non è in vigore.
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