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Auto, a giugno immatricolazioni in calo in Europa dell'…

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MERCATO

Auto, a giugno immatricolazioni in calo in Europa dell' -1,7%. Male il gruppo Fiat: -16,7%

A giugno le immatricolazioni di auto nuove in Europa (Ue27+Efta) sono scese dell'1,7% annuo a 1,254 milioni di unita'. Lo comunica Acea. Nel mese il gruppo Fiat ha riportato vendite in calo del 16,7% a 79.927 unita'. La quota di mercato del Lingotto e' scesa al 6,4% dal 7,5% del giugno 2011, pertanto nel mese scorso il gruppo e' stato superato da Bmw (6,6%) e si attesta al settimo posto in quanto a quote di mercato. Tra i marchi della casa torinese, le vetture Fiat hanno registrato un calo del 17,9%, le Alfa Romeo del 30,2%. In tenuta Lancia/Chrysler (+0,2%) e in controtendenza Jeep (+19,4%). Guardando agli altri costruttori, cresce Volkswagen (+4,3%) che incrementa la propria leadership con una quota di mercato che sale al 24% dal 22,6%.


Il commento del Centro Studi Promotor
«I paesi dell'Euro, anche per l'auto, rappresentano oggi un'isola infelice in un mercato mondiale che continua ad essere in crescita». Lo afferma il Centro Studi Promotor Gl events commentando i dati diffusi oggi da Acea, che indicano un calo delle immatricolazioni europee pari all'1,7% in giugno e al 6,3% nella prima metà del 2012.
«Il mercato sta procedendo a due velocità», osserva il CSP. Nell'area Euro, che rappresenta una «palla al piede del mercato mondiale», a giugno «le immatricolazioni sono in calo del 3,9%», mentre «negli altri paesi dell'area UE27+EFTA si registra una crescita del 4,7%, inferiore a quella media del mercato mondiale ma comunque coerente con l'andamento delle immatricolazioni nei principali paesi del mondo, che il mese scorso hanno fatto registrare crescite del 22,1% negli Stati Uniti, del 18,7% in Brasile, del 10,2% in Russia, del 9,9% in Cina e del 9,8% in India».
Stessa situazione anche se si prende in esame il primo semestre dell'anno, prosegue il Centro Studi Promotor, con le immatricolazioni che scendono del 9,3% nell'area Euro e salgono del 3% negli altri altri Paesi dell'area UE27+EFTA.
«La causa prima che affossa il mercato dell'auto nell'area Euro è essenzialmente il forte effetto depressivo sull'economia delle politiche imposte per il contenimento del debito pubblico», afferma ilm CSP. In particolare, i Paesi più in difficoltà sono «quelli nel mirino della speculazione finanziaria, come emerge chiaramente dal fatto che nel primo semestre le immatricolazioni sono in calo del 41,3% in Grecia, del 19,7% in Italia e dell'8,2% in Spagna, che aveva già toccato livelli di vendita minimi nel 2011».
Inoltre, aggiunge il Centro Studi, «non va bene neppure il mercato francese, che accusa un calo del 14,4%, mentre il mercato tedesco fa registrare nel primo semestre una crescita contenuta in un risicato 0,7%

Il parere di Unrae
mercato europeo dell'auto segue l'andamento dell'economia nei diversi Paesi, con la Germania e il Regno unito in crescita e flessioni in Italia Spagna e Francia, oltre che in Grecia e Portogallo. Questo il commento dell'Unrae, l'Associazione delle case automobilistiche estere in Italia, ai dati diffusi oggi da Acea, che mostrano un calo delle vendite pari all'1,7% nel mese di giugno e al 6,3% nel primo semestre, equivalente - sottolinea l'Unrae - a quasi 500mila immatricolazioni in meno rispetto ai primi sei mesi del 2011.
Da gennaio a giugno nella zona EU27 + Efta «15 paesi, in rappresentanza di circa il 53% della domanda europea, con Germania e Regno Unito, performano meglio dello scorso anno, tre vanno comunque meglio della media europea e i restanti 11, espressione prevalentemente delle economie in sofferenza, tra cui Italia, Francia e Spagna, mantengono depressa l'auto in Europa», rileva l'Unrae.
In questo contesto, prosegue l'Unrae, «Grecia e Portogallo perdono quasi la metà dei volumi dello scorso anno, tanto da essere superati dalla piccola Irlanda che, nonostante le difficoltà economiche, vende il doppio della Grecia».
«La Germania sfrutta il proprio positivo momento economico e l'auto ne beneficia», afferma Romano Valente, direttore generale dell'Unrae. «In particolare non si nota la disaffezione dei giovani verso l'auto che invece è netta in Italia». In Inghilterra, continua Valente, «l'introduzione di nuovi modelli sul mercato sembra portare i suoi benefici alla domanda di auto nuove, soprattutto nel target 'privatì, e in Francia si parla già concretamente di interventi di sostegno a pochi giorni dall'insediamento del nuovo governo. La "reattività della Francia, conclude il dg dell'Unrae, dovrebbe farci arrivare un messaggio molto chiaro: da un aiuto all'auto deriva certamente un aiuto all'economia.

Le immatricolazioni di auto a giugno per Paese

Le immatricolazioni di auto a giugno per costruttore

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