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Mercedes Classe A, al volante della terza generazione

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Mercedes Classe A, al volante della terza generazione

  • –di Nicola Desiderio

Mercedes Classe A, di nome e di fatto, sia per l'efficienza sia per tutti i primati e le primizie che porta, siano esse assolute o per il segmento, a cominciare dal cx di 0,27 che scende a 0,26 sulla BlueEfficiency Edition che ha calandra più stretta e ad apertura variabile, assetto ribassato e sospensioni posteriori carenate. Merito di un attento studio di ogni particolare: dai flussi intorno alla ruote a quelli sotto la vettura e l'impianto di scarico. Da ricorda che la Classe B – con la quale la Classe A condivide il pianale – ha un'ancora più strabiliante 0,26 e nella versione Eco raggiungerà 0,24, record mondiale pari a quello della Classe E Coupé.

Primato anche in tema di sicurezza con l'arrivo del Collision Prevention Assist anche in questo segmento e in telematica con il primo sistema infotelematico che offre una perfetta integrazione con l'iPhone. La nuova Classe A è inoltre la prima vettura a beneficiare dell'alleanza tra Daimler e Renault-Nissan e accoglie nel cofano il leggendario diesel 1,5 litri nippo-francese, prodotto al ritmo di 1,3 milioni di unità all'anno. Ha la distribuzione a 8 valvole, ma è stato recentemente rivisto prima dai francesi e qui dai tedeschi con una rivisitazione dell'elettronica, delle pompe e con l'adozione di un diverso volano a doppia massa. Consuma 3,8 litri/100 km, emette 98 g/km di CO2. Stessa potenza per l'1,6 litri bialbero 16 valvole di progettazione tedesca che è perfettamente quadro (alesaggioxcorsa di 83 mm) ha i controalberi Lanchester nella coppa dell'olio, meno coppia – 250 Nm da 1.400 giri/min invece che 260 Nm da 1.750 giri/min del francese – ed è offerto solo con il cambio a 7 rapporti con doppia frizione in bagno d'olio disponibile a richiesta sulle altre motorizzazioni. Tutti i diesel hanno turbina a geometria variabile e iniettori piezoelettrici.

Molto sofisticati i motori a benzina. L'1,6 litri ha turbocompressore, iniezione diretta del tipo spray guided con iniettore piezoelettrico al centro che lavora a 200 bar e imprime fino a 5 iniezioni per ciclo. Le pompe di acqua e olio sono a portata variabile, c'è lo stop&start e la distribuzione offre per la prima volta su una Mercedes il sistema di alzata variabile Camtronic oltre al variatore di fase. Di 40 gradi l'angolo di regolazione con una strategia "scavenging" ovvero con chiusura ritardata delle valvole di aspirazione per innescare il lavaggio della camera di scoppio dai gas di scarico. Altra particolarità è l'accensione Multispark ripresa dai V6 e V8, ovvero con due scintille per ciclo per bruciare al meglio tutta la miscela. Grazie a queste soluzioni, l'erogazione della coppia massima parte già da 1.200 giri/min per la versione da 156 cv 250 Nm e da 1.250 giri/min per quella con 122 cv e 200 Nm. Un record anche questo condiviso con il 2 litri da 211 cv e 350 Nm, accanto a quello di essere già pronti per l'ipotesi più restrittiva in tema di normativa Euro6 che per i benzina andrà in vigore dal 2015. Euro6 davvero lo è invece il diesel 2,2 litri da 170 cv che arriverà entro la fine dell'anno, grazie a un sistema di doppio EGR: uno ad alta pressione prima del filtro antiparticolato e uno a bassa pressione posizionato dopo. In questo modo si controlla al meglio la temperatura della combustione riducendo alla fonte la produzione di NOx. A livello di meccanica e telaio, nuovi lo sterzo ad assistenza elettromeccanica a doppio pignone – disponibile in due versioni – e nuova la sospensione posteriore a 4 bracci. Tre gli assetti con altezze e tarature differenti per la parte elastica.

Tre le versioni che abbiamo provato. La A 200 CDI piace per il suo 1,8 litri da 136 cv, liscio, progressivo e dalla rumorosità argentina. Il cambio a 6 rapporti ha una buona manovrabilità e il comportamento stradale è agile e sicuro, grazie a un assetto ben calibrato tra assorbimento e tenuta. Misurati anche gli interventi dell'elettronica e prezioso in uscita l'aiuto dell'XPS che frena in accelerazione la ruota interna. La A 200 ha un 1,6 litri silenzioso ed elastico mentre il pacchetto Dynamic dà un impronta evidentemente più sportiva dunque meno clemente sullo sconnesso, ma più precisa in curva con uno sterzo più pronto e diretto. La A 250 con l'assetto Supersport fornisce un contatto ancora più stretto con la strada, senza esasperarlo, e un adeguato controllo dei 211 cv e 350 Nm del suo esuberante 2 litri accoppiato con il cambio a doppia frizione veloce e preciso, ma soprattutto morbido, solo un po' "testone" in scalata nella guida più cattiva. Insomma tre varianti tutte apprezzabili che modulano in modo progressivo comfort e dinamismo senza mai dimenticare la sicurezza e il piacere di guida, senza impegni eccessivi e con una piacevole sensazione di appagamento.

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