Una grande forza innovativa, unita al più assoluto rispetto del Dna della marca.
È stato questo l'obiettivo che il centro design Ferrari, diretto da Flavio Manzoni, si è posto per la F12 Berlinetta, vettura cui Manzoni è particolarmente affezionato poiché è la prima creatura seguita da lui e al suo team sin dall'inizio del progetto, in collaborazione, come vuole la tradizione, con Pininfarina.
Il risultato è frutto di una totale integrazione tra lo stile e le esigenze tecniche, in particolare aerodinamiche. Volutamente più compatta rispetto alla 599 Fiorano, la F12berlinetta ha un volume anteriore che fende l'aria con ancora maggior decisione (il Cx è di 0,299), strutturato secondo una forma a catamarano con due "scafi" che appoggiano sulle ruote. Sul frontale, il tipico sorriso della calandra è affiancato in basso da due ingressi aria preposti al raffreddamento dei freni; dotati di portello, si aprono solo quando necessario. «Sono uno degli elementi nati dalla collaborazione costante con gli ingegneri aerodinamici, così come i canali per l'aria inseriti tra il cofano e le fiancat», dice Manzoni a proposito dei flussi che attraversano il parafango per poi essere convogliati sull'ampio incavo della porta, partecipando alla deportanza del corpo vettura.
Un design molto scolpito, dunque, che non fa ricorso ad appendici applicate, ma ottimizza l'aerodinamica attiva intagliando i volumi e sottraendo materia. Anche le nervature sul tetto sono funzionali al controllo del flusso dell'aria in velocità, tanto da contribuire al contenimento della sezione frontale. Particolare il design della vista posteriore, che reinterpreta il classico disegno a coda tronca:«È sviluppato – spiega ancora Manzoni – intorno ad un tema a "T" e crea in basso due derive che diventano parte integrante degli scarichi. Al centro, il retronebbia è ispirato alla F1 per forma e dimension». L'interno della F12berlinetta, interamente realizzato a Maranello dal Design Ferrari, è votato alla leggerezza e alla funzionalità, sfruttando al massimo ogni minimo spazio per destinarlo agli occupanti e al vano bagagli.
E' evidente l'impegno dei designer per alleggerire la massa della plancia creando una struttura snella intersecata da una console a ponte, un elemento fortemente iconico che integra i pulsanti del cambio di tipo F1 lasciando spazio nell'area inferiore ad un portaoggetti rivestito in Alcantara. Anche il volante fa diretto riferimento alle Ferrari da corsa, con l'eliminazione dei comandi devio e l'integrazione delle funzioni sul volante stesso. Alta tecnologia cui si sposano dettagli raffinati della migliore artigianalità italiana, come vuole il Dna di ogni vera Ferrari.
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