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Socio cinese in arrivo per Daimler

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ALLEANZE

Socio cinese in arrivo per Daimler

  • –di Andrea Malan

Daimler potrebbe avere presto un socio cinese. Secondo quanto scrive l'edizione on-line del Quotidiano del Popolo – organo del Partito Comunista cinese – il fondo sovrano Cic (China investment corporation) comprerà una quota compresa tra il 4% e il 10% del capitale del gruppo tedesco Daimler. Il quotidiano cita «una fonte ben informata». Ai prezzi attuali Daimler vale di Borsa 46 miliardi di euro, e l'investimento di Cic corrisponderebbe quindi a una cifra compresa tra 1,8 e 4,6 miliardi. Il fondo Cic a inizio 2012 disponeva di 30 miliardi da investire; il fondo, creato nel 2007, aveva a fine 2011 attivi per 482,2 miliardi di dollari, in rialzo dai 409,6 miliardi di fine 2010.
Ieri il gruppo Daimler non ha voluto commentare le indiscrezioni, che erano circolate già in passato. Nelle scorse settimane il numero uno della casa automobilistica tedesca, Dieter Zetsche, si era espresso favorevolmente sull'ingresso nel capitale di nuovi investitori, in particolare cinesi. A differenza delle rivali tedesche Volkswagen e Bmw, Daimler è di fatto una public company: secondo le ultime rilevazioni i maggiori azionisti sono il Kuwait con il 7,6% e l'alleanza Renault-Nissan con il 3,1% diviso in parti uguali; le partecipazioni delle due case automobilistiche sono state rilevate nell'ambito dell'alleanza formata nella primavera del 2010. Segue il fondo sovrano norvegese, con un 3% circa; è invece uscito dal capitale a ottobre la finanziaria di Abu Dhabi Aabar Investments, che era entrata nel 2009 ed era arrivata a controllare fino al 9% del capitale (Aabar conserva però opzioni in base alle quali potrebbne acquistare fino al 12,75%). Proprio per la frammentazione dell'azionariato, Daimler ha più vote ribadito l'interesse ad aumentare il numero di investitori istituzionali stabili.
L'altro motivo importante per vedere con favore un investitore come la Cic è la crescente importanza del mercato cinese per le case tedesche in generale e per la Mercedes-Benz, marca di punta del gruppo Daimler. Nel 2012 Mercedes-Benz ha registrato un aumento dell'1,5% delle vendite in Cina a poco meno di 200mila unità; la Cina è il terzo mercato per le auto del gruppo, dopo Stati Uniti e Germania. Nei mesi scorsi Daimler ha creato un posto nella sua direzione dedicato unicamente alla Cina, primo mercato mondiale dell'auto. Proprio in Cina, però, Mercedes è rimasta staccata dalle concorrenti Bmw e Audi; quest'ultima, che fa parte del gruppo Volkswagen, ha annunciato proprio ieri un incremento del 30% quasi delle vendite cinesi, a oltre 400mila unità.
Audi, come le altre aziende tedesche, ha approfittato anche dell'ondata anti-giapponese in Cina, legata al contenzioso sulle isole Senkaku: Toyota, Nissan e Honda hanno chiuso il 2012 in calo (per la prima volta da anni) rispettivamente del 4,9%, del 5,3% e del 3,1%. L'andamento delle vendite nipponiche a dicembre evidenzia però un calo inferiore a quello dei mesi precedenti (-16% per Toyota, per esempio, contro il -22% di novembre e il -44% di ottobre). La stessa Toyota ha reso noto un obiettivo ambizioso per l'anno appena iniziato: raggiungere le 900mila unità rispetto alle 840mila consegnate nel 2012 (+7%); ancora più ambiziosa la Honda, che punta a un balzo del 25% a 750mila unità.

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