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Speciale, le auto a metano e Gpl che sfidano la crisi

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MERCATO

Speciale, le auto a metano e Gpl che sfidano la crisi

  • –di Sara Visconti

Nel tracollo generale registrato dal mercato dell'auto italiano nel 2012, caratterizzato dal dilagare dei segni "meno", sono passati quasi in secondo piano alcuni numeri significativi preceduti dal segno "più": quelli registrati dalle immatricolazioni di vetture a gas e, più in generale, di quelle con alimentazioni alternative rispetto a quelle consentite da benzina e gasolio. Partendo proprio dai carburanti gassosi, si rileva che le immatricolazioni dei modelli con doppia alimentazione gpl e benzina/gpl sono aumentate di ben il 131% rispetto al 2011 toccando le 128.746 unità mentre quelle delle vetture a metano e benzina/metano sono cresciute del 40,1% a 52.664 esemplari. L'unico carburante "esotico" che arretra, ma certo si parla di numeri del tutto trascurabili rispetto al totale del mercato, è l'etanolo: le targhe delle auto che lo bruciano sono scese da 61 a 59, con un calo del 3,3%. Di contro, le immatricolazioni di modelli a gasolio e a benzina si sono fortemente ridimensionate, rispettivamente del 22,8% e del 31,7%. Tuttavia, per una migliore comprensione dei trend, è opportuno notare che né le vetture a gpl, né quelle a metano, anche se in netta crescita, hanno ancora raggiunto i numeri che si registrarono nel 2010, quando i carburanti gassosi erano in pieno boom grazie agli incentivi statali che ne agevolavano l'acquisto. In quell'anno vennero immatricolati ben 279.103 esemplari funzionanti a gas liquefatto e 65.478 a metano. Rispetto a due anni fa, quindi, il consuntivo 2012 è risultato ancora in sofferenza, rispettivamente, del 53,9 e del 18%. Tuttavia, è interessante notare che, oggi come allora, è ancora e sempre la leva economica a pilotare le scelte degli acquirenti: nel 2010 il successo del gas fu dovuto agli incentivi governativi (oltretutto cumulabili con la rottamazione, quindi con interessanti vantaggi per l'acquirente) per l'acquisto di veicoli ecologici, oggi invece lo si deve al forte rincaro di benzina e gasolio al quale non è corrisposto nella stessa misura quello di gpl e metano, che hanno migliorato il loro appeal in tempi di ristrettezze. A margine, va rilevata l'ascesa delle vetture ibride, che invece sono cresciute consecutivamente per due anni: del 6,6% nel 2011 sul 2010 (5.162 esemplari contro 4.843) e del 31,2 %, con 6.771 vetture, nel 2012 rispetto al 2011. In termini percentuali vanno benissimo anche le elettriche pure, passate dalle 116 unità del 2010 alle 307 del 2011 (+164,7%) e, infine, alle 524 del 2012 (+70,7%). Tuttavia, i numeri assoluti sono così scarsi che è proprio il caso di dire che l'auto a batteria ha davanti a sé ancora una lunga strada prima di poter assumere un peso significativo sul mercato. I primi dati del 2013, basati sui consuntivi di gennaio, indicano un ulteriore leggero calo del gradimento delle vetture a gasolio e a benzina, che sul totale del mercato sono scese rispettivamente al 52,4 e al 32,1% a fronte di un risultato del 53,1 e del 33,4% nell'intero 2012. I modelli a gas, invece, hanno compiuto altri significativi passi avanti: sul totale delle nuove targhe, le auto a metano hanno conquistato il 4,8% contro il 3,8% dei dodici mesi 2012 e il progresso c'è stato anche per quelle a gpl, cresciute dal 9,1 al 9,8%.

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