Motori24

Panda meglio di up! Quando Fiat batte Volkswagen

  • Abbonati
  • Accedi
MERCATO

Panda meglio di up! Quando Fiat batte Volkswagen

  • –di Sara Visconti

Non sempre lo strapotere di Volkswagen sul mercato europeo si traduce in successi come quello della Golf. Anzi, a volte il gruppo tedesco non riesce a spuntarla proprio con i concorrenti ritenuti tra quelli più in crisi come, per esempio, Fiat. Le statistiche del 2012 dicono che le immatricolazioni europee di auto nuove del gruppo Volkswagen sono scese leggermente (circa 2,977 milioni contro i 3,026 milioni del 2011), ma nel mercato in crisi il costruttore è riuscito a mantenere invariata la propria quota ed è rimasto in testa alla classifica, a distanze abissali dai concorrenti di Peugeot-Citroën. Il gruppo Fiat, invece, proprio nel vecchio continente ha visto i suoi numeri assottigliarsi ogni giorno di più e la tendenza pare accentuarsi nei primi dati disponibili per il 2013, quelli di gennaio, dove il gruppo italiano ha perso altri 0,3 punti percentuali di penetrazione.

Tuttavia, nascosta nei numeri, c'è una rivincita italiana della quale non parla nessuno o quasi tranne, recentemente, il sito-blog di addetti ai lavori www.automotivespace.it. Una rivincita che conferma come anche alla Volkswagen non sono certo infallibili e che non tutte le ciambelle sfornate da Wolfsburg riescono col buco. Secondo la classifica dei 348 modelli più venduti nel 2012 sui mercati del vecchio continente (compilata da carsitaly.net basandosi su dati ufficiali, anche se di qualche modello mancano), nell'Europa dei 29 sono state immatricolate 185.250 nuove Fiat Panda contro appena 113.809 Volkswagen up! L'italiana si piazza dunque all'11° posto, mentre la tedesca è solo al 31°. Bella forza, dirà qualcuno, bisogna tener conto che Volkswagen up! significa, in pratica, anche Skoda Citigo e Seat Mii, visto che i tre modelli sono praticamente la stessa auto anche nell'aspetto.

Quindi, per accertare la vera forza di Volkswagen nel segmento "A" delle citycar bisognerebbe sommare le vendite complessive delle tre vetture. Ma anche così, la vittoria rimane italiana: la Skoda Citigo (al 122° posto) ha totalizzato 27.728 esemplari mentre la Seat Mii, con 18.822, s'è piazzata al 149° e il totale cumulato con la up! dà 160.359 immatricolazioni, con una differenza di 24.891 esemplari a favore della Panda. In pratica l'italiana, con un solo modello, è stata in grado di fronteggiare e sconfiggere l'attacco congiunto che Volkswagen ha portato con un terzetto di vetture-fotocopia e un marketing ovviamente moltiplicato per tre. Per completare il quadro bisogna però ammettere onestamente che l'impatto della up! sul mercato si è fatto sentire praticamente per tutto il 2012, mentre non altrettanto si può dire per le altre due vetture. Quando anche la Citigo e la Mii saranno a regime e potranno contare su 12 mesi di vendite, si capirà meglio l'impatto complessivo dei tre modelli sul segmento "A".

In ogni caso, è difficile sostenere oggi che la up! sia un grande successo e c'è da dubitare che l'apporto degli altri due modelli sarà in grado di ribaltare la situazione. Insomma, mentre Volkswagen primeggia incontrastata con la Golf, da tempo in testa alle vendite sia in senso assoluto, sia nel segmento di appartenza (quello "C"
delle compatte) e che quasi certamente manterrà il primato europeo con la versione VII, nel settore delle "piccolissime" il mega-gruppo tedesco soffre di un specie di sortilegio che si porta dietro dai tempi della Volkswagen Lupo e della Seat Arosa (a quel tempo mancò la proposta Skoda), due modelli che non riuscirono mai a far breccia nel cuore degli automobilisti europei.
Rimaste in produzione per circa otto anni (dal 1998 al 2005 la tedesca e dal 1997 al 2004 la spagnola) e non sostituite per altri sette anni fino all'arrivo della up!, le due citycar furono eliminate dalle rispettive gamme a causa dell'elevato costo di produzione che ne rese antieconomica la commercializzazione. Per presidiare il segmento, Volkswagen pensò quindi di riprovarci con una formula diversa, cioè la "low cost" Fox prodotta in Brasile. Tuttavia, come a perpetuare il sortilegio, nemmeno questo modello riuscì a sfondare (anzi, le vendite furono assai ridotte), quasi certamente per la mancanza della versione a 5 porte, proposta sul mercato sudamericano, ma mai importata in Europa.

© Riproduzione riservata