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Le dieci auto che raccontano l'avvocato Agnelli in una mostra a Torino

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MOSTRA A TORINO

Le dieci auto che raccontano l'avvocato Agnelli in una mostra a Torino

  • –di Filomena Greco

Auto amate da bambino, come la Bugattina, fino alla Multipla "tailor made", sportelli in legno, interni in canapa avorio e materiali esclusivi. Si apre al Museo dell'Automobile di Torino l'esposizione dedicata a "Le auto dell'Avvocato", una mostra per celebrare il compleanno virtuale di Giovanni Agnelli – oggi avrebbe compiuto 92 anni – e il gusto di un uomo «che tanto ha fatto – come ricorda il nipote Lapo Elkann – per il mondo dell'auto».
Ed è prorio Lapo Elkann a fare da guida tra i modelli esposti, tutti esemplari unici, realizzati dagli ingegneri di casa Fiat per l'avvocato Agnelli, con adattamenti tecnologici – come il cambio elettroattuato – e finiture su misura. Che raccontano di un modo di interpretare l'industria dell'automobile per oltre cinquant'anni. A cominciare dalla Panda mare, rigorosamente bianca, «legata a ricordi di viaggio in Corsica» racconta Elkann. AllaDelta integrale spider, «un oggetto unico, che ha fatto la storia della Lancia». Fino alla Ferrari 360 Barchetta, elegante e irripetibile. Modelli esclusivi che raccontano di un gusto sobrio e raffinato. «Un gusto – racconta Elkan – testimoniato dal fatto che l'auto più amata fosse la Fiat 125».
Quella esposta a Torino risale al 1967. Carrozzeria blu. Interni in pelle blu notte. Elegante ed essenziale.
L'esposizione rimarrà aperta fino al 2 giugno. Al centro, dieci automobili, una per ogni anno dalla morte dell'avvocato Agnelli. Modelli entrati nella vita quotidiana di Giovanni Agnelli, un uomo che amava guidare, amava la tecnologia e le innovazioni tecnologiche. «Il suo autista – racconta durante la presentazione Lapo Elkann – era di solito seduto sul sedile passeggero». Auto e ricordi. Auto e stile di vita. Accanto alla Panda mare – l'avvocato possedeva 11 modelli Panda – l'amata 125, la Fiat 130, in due versioni: la "familiare", con profili in legno e sul tettuccio il cesto in vimini, l'auto usata per andare a sciare a Sankt Moritz, la 130 "shooting brake" Maremma, la tre porte realizzata da Pininfarina nel 1975. E ancora, la Lancia Delta spider, la Lancia K Limousine, vinile sul tetto e interni in panno blu, auto di rappresentanza realizzata nel 1997 e usata, ricorda Lapo Elkann, nei viaggi a Roma e Parigi; accanto alla Thema S. W. Zagato, alla ammiraglia prediletta, la Fiat Croma, disegnata da Giorgetto Giugiaro e realizzata nel 1993, fino alla Panda Rock Moretti. E se l'avvocato avesse potuto scegliere uno dei modelli degli ultimi dieci anni? «Avrebbe scelto l'auto giusta, l'auto del momento ma soprattutto – sottolinea Elkann – la tecnologia più innovativa, quella a più basso impatto ambientale e più user friendly».
Al centro dell'esposizione al Museo dell'Automobile di Torino, la Ferrari 360, del 1999, auto che si ispira ai modelli sportivi degli anni Cinquanta. E, infine, la tradizione del "tailor made", da quest'anno possibile per le vetture realizzate a Maranello e nella mostra coniugata nella Fiat Multipla spider, realizzata con Pininfarina e mai messa su strada: carrozzeria grigio metallizzato, pozzetto che si ispira alle barche a vela, materiali essenziali e nobili come il legno, la canapa, l'alluminio, l'acciao.
«Le auto dell'Avvocato – racconta il presidente del Museo Benedetto Camerana – è la prima mostra che ho voluto. Ha un tema chiaramente italiano ma di rilevanza internazionale ed è prodotta insieme a un partner importante». Temi multimediali dedicati alla storia della Fiat e di casa Agnelli nella prima parte della mostra, le vetture dell'avvocato nella parte centrale e infine il tema del "tailor made"applicato all'automotive.

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