Motori24

Auto, il mercato italiano a marzo contiene le perdite: -…

  • Abbonati
  • Accedi
IMMATRICOLAZIONI

Auto, il mercato italiano a marzo contiene le perdite: - 4,9%

  • –di Mario Cianflone

Buone notizie (o quasi) a marzo per il mercato dell'auto in Italia. Dopo una raffica di cali a due cifre il mese scorso le vendite hanno limitato le perdite al 4,9%, a fronte di 132.020 nuove immatricolazioni contro le 138.816 di un anno fa. A febbraio il calo del mercato era stato del 17,41 per cento. È comunque presto per tirare un sospiro di sollievo. Infatti Federauto, l'associazione dei concessionari rimane molto pessimista. «Il dato grezzo - dice il presidente Filippo Pavan Bernacchi, trae in inganno perché sembra quasi che si sia attenuata la caduta della domanda, senza pero' tenere conto che marzo 2012 aveva perso il -26,72% rispetto allo stesso mese del 2011. In realta' -afferma Bernacchi- il -4,9% di marzo, se confermato come trend nei prossimi mesi, vedrebbe realizzarsi un mercato attorno a 1.300.000 vetture immatricolate, ovvero il 35% in meno dei 2 milioni di pezzi considerati come il livello minimo per la sopravvivenza della filiera automotive italiana che fattura l'11,4% del Pil».

Degna di nota la performance del gruppo Fiat: i marchi del Lingotto infatti sono in controtendenza e hanno registrato un rimbalzo del 5,3% con 38 mila auto immatricolate, piazzando quattro suoi modelli (Panda, Punto, Ypsilon e 500L) ai primi quattro posti della top ten. In particolare marzo positivo per il brand Fiat con un aumento del 13,8% sullo stesso mese dello scorso grazie anche al successo della 500L che un anno fa non era ancora commercializzata: a pochi mesi dal lancio registra oltre 4.500 immatricolazioni, risultando la quarta vettura più venduta a marzo e conquistando il 51,1% di quota nel suo segmento ed è la più venduta nel suo segmento nel mese. Dietro alla performance complessiva del Lingotto c'é stata comunque anche la promozione con la quale é stato possibile acquistare le vetture bi-fuel di Fiat, Lancia e Alfa Romeo con un incentivo almeno equivalente a quello previsto dal Governo. Nel primo trimestre dell'anno Fga porta a casa un bilancio positivo: ha immatricolato 103 mila vetture (+9,3% annuo) per una quota di mercato salita al 29%, di 1,2 punti percentuali rispetto all'analogo periodo del 2012. Per quanto riguarda il solo marchio Fiat, questo ha venduto oltre 28 mila vetture (+13,8%) e ha visto aumentare la propria quota di mercato di 3,5 punti al 21,5% (nel trimestre 78mila unità immatricolate e quota salita di 2,6 punti al 21,9%).
Alfa Romeo segna una decisa picchiata con le immatricolazioni che calano del 18%, lancia mostra un calo dell'11,75%, mentre Jeep contiene la contrazione al 7,67%. Dimezzati volumi di Ferrari: 21 rosse contro 40.

Le case estere

Il Gruppo Volkswagen vede calare le vendite dell11,64%, con la marca Vw a -7,35% e Audi che lascia sul terreno il 21% delle targhe.
In discesa anche Psa (-3,1%), un dato migliore del marco che nasconde però la doppia velocità del gruppo transalpino. Peugeot, spinta da 208 soprattutto, porta a casa un rialzo del 13,52&, mentre Citroën registra una riduzione delle vendite pari al 17,41%. Male Opel (-33%), Ford (-15,%) e Renault (-11 per cento
I coreani mostrano andamenti diversi con le vendite Hyundai che scendono del 14,35%, mentre quelle di Kia salgono di quasi il 40% e di conseguenza le perfomance del gruppo di Seoul segnano una crescita pari al 3,1 per cento
Il lusso alla tedesca vede il rialzo di Mercedes (+6,64%) e di Bmw (+12%). Due dati che contrastano con il citato crollo della rivale Audi.

Dai dati emerge lo spostamento del mix canali di vendita verso il noleggio,cresciuto nel mese al 21,6% di quota di mercato (+10,6% in volume), sostenendo le vendite nel Nord Est che, grazie alla più favorevole IPT nelle province a statuto speciale, risulta essere l'unica area del Paese a registrare una variazione positiva (+2,4% verso marzo 2012).

Gli ordini
L'andamento degli ordini - secondo un primo scambio di informazioni fra Unrae e Anfia – indica circa 128.000 contratti di autovetture in marzo, che segnano una flessione di oltre il 16% rispetto allo stesso periodo 2012, portando il 1° trimestre dell'anno a quasi 347.000 unità complessive (-18,5%). Infine, il mercato dell'usato ha evidenziato nel mese una flessione del 4,4% con 374.783 trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture, consentendo al cumulato gennaio-marzo di attestarsi in linea con i livelli del 1° trimestre 2012 (+0,7% in volume e 1.088.327 vetture trasferite).

Il commento di Unrae

«Il confronto con marzo dello scorso anno sembrerebbe un buon risultato – afferma Jacques Bousquet, Presidente dell'Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere – perché realizzato con un giorno lavorativo in meno, tuttavia non dovremmo dimenticare che ci confrontiamo con un difficilissimo marzo 2012, affossato da un lungo sciopero delle bisarche (appena 138.816 immatricolazioni e un calo superiore al 26%)».
«Il comparto dell'auto - prosegue Bousquet - resta, infatti, nell'affannata attesa che la crisi di Governo trovi una soluzione che sia capace di interventi incisivi per il rilancio dell'economia e dei consumi, che riduca la pressione fiscale su famiglie ed imprese, e dia finalmente attenzione ad un settore trainante per l'economia italiana».

Per quanto concerne le vendite per tipologia di acquirente, si nota come i privati abbiano evidenziato nel mese una flessione superiore a quella del mercato complessivo, pari a -7,3%, scendendo ulteriormente al 63,2% di rappresentatività sul totale, affiancati dalle società che, a loro volta, hanno perso in marzo oltre il 13% in volume (al 15,2% di quota). Il rush dei noleggi, invece, consente soprattutto alle autovetture diesel di rallentare la flessione e chiudere marzo al 7,6% in meno (-15,9% nel 1° trimestre), mentre le vetture alimentate a benzina segnano un calo nel mese del 16,5% (-23,8% sul cumulato). Sempre buona la performance del Gpl e del metano (rispettivamente +37,8% e +61,2% nel mese), in forte crescita le vetture ibride (+149,6% in marzo), grazie alla presenza di nuovi importanti modelli.

Il parere del Csp

Secondo il Centro Studi Promotor, rispetto ai risultati di gennaio (-17,6%) e di febbraio (-17,4%) parrebbe esservi infatti un sensibile miglioramento. Sall'inchiesta congiunturale condotta dal Csp a fine marzo vengono segnali di minor negatività. La quota di operatori che valutano negativamente l'andamento delle consegne scende infatti dall'82% di febbraio al 74% di marzo, mentre i giudizi negativi sull'acquisizione di ordini scendono dall'88% al 76%, quelli sull'affluenza di potenziali acquirenti nei saloni di vendita dei concessionari passano dall'80% al 71% e la quota di operatori che valutano negativamente le prospettive a tre-quattro mesi si riduce dal 48% al 43 per cento.
In effetti il "miglioramento" emerso in marzo si ridimensiona però notevolmente se si considera che il confronto con il marzo 2012 è viziato dal fatto che in quel mese vi era stata una giornata lavorativa in meno e che le vendite furono fortemente ostacolate da uno sciopero delle bisarche. La situazione del mercato italiano dell'automobile resta dunque critica. Tra l'altro, proiettando il risultato degli ultimi sei mesi su base annua si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.265.000 unità. Se questo fosse il risultato a fine 2013 il quadro sarebbe catastrofico per un settore che con il suo indotto vale in Italia il 13% del Pil ed occupa 1.200.000 persone.

D'altra parte, l'attesa che il mercato dell'auto possa ricominciare a risalire nella seconda metà del 2013 non appare in questo momento particolarmente realistica. Questa attesa era basata sul presupposto che dalle elezioni venissero un massaggio di stabilità ai mercati finanziari e agli italiani ed un Governo che affrontasse i gravissimi problemi del Paese. Nessuna di queste condizioni si e finora realizzata. Come per l'intera economia italiana, anche per il settore dell'auto, ogni speranza di ripresa è oggi legata all'azione di un Governo che sappia impostare una politica di rilancio dell'economia reale e dei consumi sfruttando gli ampi margini che ancora esistono all'interno dei vincoli europei, rivendicando dalle autorità e dai partner dell'Eurozona una interpretazione dei trattati rispettosa delle esigenze della crescita e ponendo, se necessario, anche il problema della revisione dei trattati.

La crisi dell'auto in Italia dipende essenzialmente da cinque fattori: il caro-carburante, il caro-assicurazioni, la mancanza di credito, un eccesso di tassazione specifica e la crisi dell'economia che è di gran lunga il più importante. Su tutti questi fattori può incidere in questa fase in maniera decisiva solo l'azione del Governo. I prezzi dei carburanti in Italia sono al top in Europa e nel mondo. La colpa è del Fisco. Il prezzo della benzina è superiore alla media europea di 24,7 centesimi, di cui ben 22,6 vanno al Fisco, mentre per il gasolio auto il maggior costo alla pompa in Italia è di 25,9 centesimi di cui ben 23,7 vanno al Fisco. I nostri costi per l'assicurazione auto sono doppi ed anche tripli rispetto a quelli di altri paesi europei. Per gli assicuratori la colpa è delle truffe di carrozzerie e assicurati, per gli assicurati la colpa è degli eccessivi guadagni delle compagnie di assicurazione.

Nello stesso periodo di marzo 2013 sono stati registrati 374.783 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -4,36% rispetto a marzo 2012, durante il quale ne furono registrati 391.863 (nel mese di febbraio 2013 sono stati invece registrati 343.403 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +1,07 % rispetto a febbraio 2012, durante il quale ne furono registrati 339.756). Nel mese di marzo 2013 il volume globale delle vendite (506.803 autovetture) ha dunque interessato per il 26,05% auto nuove e per il 73,95 % auto usate, spiega il ministero dei Trasporti. Nel periodo gennaio-marzo 2013 la motorizzazione ha in totale immatricolato 354.931 autovetture, con una variazione di -12,97% rispetto al periodo gennaio-marzo 2012, durante il quale ne furono immatricolate 407.832. Nello stesso periodo di gennaio-marzo 2013 sono stati registrati 1.088.327 trasferimenti
di proprietà di auto usate, con una variazione di +0,69 rispetto a gennaio-marzo 2012, durante il quale ne furono registrati 1.080.841.

Il mercato italiano delle autovetture per marca - Marzo 2013

Immatricolazioni in Italia di autovetture e fuoristrada - Top ten - Marzo 2013

Il mercato italiano delle autovetture per marca e gruppo

La struttura del mercato italiano dell'automobile - Immatricolazioni - Marzo 2013

In picchiata il mercato auto spagnolo: -13,9%

Chrysler, vendite in rialzo del 5% negli Usa

© Riproduzione riservata