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Noie al cambio: Volkswagen chiede scusa ai cinesi per i difetti ai "doppia frizione"

  • –dal nostro inviato Mario Cianflone

SHANGHAI - È un classico che si ripete, in occasione dei più importanti Saloni automobilistici del mondo, Detroit escluso, la sera prima dell'apertura ufficiale. Si tratta della Volkswagen Night, il mega evento serale dove il Gruppo tedesco con tutto lo stato maggiore svela in anteprima a media, vip e special "guests" le novità che l'indomani esporrà al Salone. Shanghai, quest' anno non ha fatto eccezione, nè per numero e nè per importanza. Ma la novità vera, che probabilmente non sarà sfuggita agli osservatori più attenti, si chiama: scuse. Scuse ufficiali, destinate ai clienti cinesi e pronunciate quasi con imbarazzo dai grandi capi Volkswagen, a cominciare dal numero uno del Gruppo Martin Winterkorn.

Scuse perché? Perché la Casa tedesca, che fa della precisione e della perfezione una virtù e una bandiera, recentemente è incappata in Cina, mercato fondamentale per il gruppo tedesco, in un incidente di percorso molto delicato. Dopo le critiche da parte dei media locali e dell'Autorità per il controllo di qualità di Pechino, Volkswagen ha avviato una campagna di richiamo di oltre 384 mila vetture vendute in Cina per noie al cambio a doppia frizione DSG. Si tratta, hanno scritto i media tedeschi, della più grande azione del genere nella storia della multinazionale di Wolfsburg nel Paese asiatico. In alcuni "rari casi", i problemi al cambio possono produrre panne al motore, ha spiegato l'azienda in un comunicato, specificando inoltre di non aver ricevuto pressioni dalle autorità, anche se il caso era ormai venuto a galla, tanto che un servizio andato in onda sul popolare canale televisivo CCTV aveva accusato Volkswagen di aver utilizzato cambi di qualità inferiore che avrebbero provocato incidenti: come dire, trattandosi di cinesi, sulla qualità si può chiedere un occhio. Peccato che in Cina se ne siano accorti e non abbiano affatto gradito Tra i modelli interessati dalla campagna di richiamo ci sono vetture come la Golf, la Magotan che è la Passat cinese, la Sagitar, quella che da noi era la Vento l'Audi A3 e ancora le Volkswagen Scirocco e Touran, oltre alla Skoda Octavia: non automobili qualunque, insomma e si stima che gli interventi promessi dal costruttore possano costare alla VW dai 3.000 ai 10.000 yuan per veicolo, che al cambio attuale sono dai 373 ai 1.242 euro. A Shanghai Winterkorn ha ribadito la volontà del Gruppo di tutelare i clienti e lavorare perché la qualità di una VW sia sempre un riferimen

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