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Bmw i: dalla fabbrica di Lipsia nasce la mobilità alternativa

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Mobilità e Tech

Bmw i: dalla fabbrica di Lipsia nasce la mobilità alternativa

  • –di Cesare Cappa

Non basta realizzare una vettura ecologica, quando il sistema di produzione non è altrettanto rispettoso dell'ambiente. La sportività tipica del brand bavarese si adegua alla tendenza del mondo elettrico ed ibrido. E a partire dalla fine di quest'anno, la tanto acclamata i3 prenderà vita in veste definitiva. L'anno successivo sarà la volta della super-sportiva i8. Vetture dall'animo eco-friendly, ma soprattutto nemiche dello spreco. La produzione della nuova Bmw i3 stabilisce nuovi parametri di efficienza nell'ambito dell'industrializzazione pulita. Uno stabilimento, quello di Lipsia, che certifica una nuova esperienza aziendale, in cui ogni singolo processo è stato elaborato in funzione della tutela dell'ambiente e del risparmio energetico. Il maggiore fabbisogno di energia nella produzione, viene compensato dal risparmio energetico che si manifesta già all'inizio della fase di utilizzo dell'auto. Una scelta condivisa con ciò che rappresenta la nuova vettura tedesca.
Tutto ovviamente comincia a monte, ossia dall'approvvigionamento e dalla produzione della fibra di carbonio. Una passaggio fondamentale, perché la scocca della i3 è realizzata in Cfrp. Una soluzione, quella del carbonio, frutto di una ricerca decennale nel processo di produzione, messa in atto anche dalla joint venture con Sgl Automotive Carbon Fibers. La fibra viene fabbricata nello stabilimento americano di Moser Lake. L'energia elettrica impiegata, deriva da una centrale idroelettrica, quindi esente da emissioni di CO2. Per garantire l'avvio puntuale della produzione della Bmw i3 a Lipsia alla fine del 2013, la produzione delle fibre ultraleggere è in corso già dal 2011.
Ed è proprio dalla Sassonia che il progetto bavarese da il via alla sua forma finale. L'impianto dedicato alla i3 è
alimentato da energia elettrica prodotta al 100% da fonti rinnovabili. Nel caso specifico si tratta di quattro impianti eolici, capaci di fornire una potenza annua di 26 GWh. Una valore in grado di soddisfare l'intero fabbisogno dello stabilimento riservato alla famiglia Bmw i. Il valore dichiarato prevede anche un'eccedenza annua di circa 2 GWh, ridistribuita all'interno dell'impianto di Lipsia.
Ma l'efficienza non è dettata esclusivamente dal modello di rifornimento dell'energia, bensì dai metodi di lavorazione. Che, nel caso del Cfrp, sono alternativi a ciò che prevede la consuetudine dell'alluminio o dell'acciaio. Ad esempio, la soppressione dell'impianto di verniciatura e dell'immersione in un bagno catodico di vernice, hanno ridotto notevolmente i costi di costruzione dell'impianto. Questo significa che la carrozzeria di una i3 è in materiale plastico verniciato. L'auto è definita da due moduli: uno Drive in alluminio, quello che ospita la meccanica e il comparto batterie agli ioni di litio e uno Life, ossia la cellula in Cfrp. Quest'ultima è formata da 150 pezzi incollati tra loro. Si tratta di uno dei
passaggi più delicati nella realizzazione di una Bmw i3, perché questo particolare tipo di colla può essere lavorato solo per 90 secondi successivamente alla sua applicazione. Dopodiché sarà completamente dura.
Il fattore efficienza entra in gioco, siccome i cosiddetti rifiuti da lavorazione, sono introdotti nuovamente nel sistema produttivo. Il processo di riciclaggio si distingue tra il riciclaggio di fibre di carbonio con materiale "asciutto", cioè non ricoperto di resina, e il riciclaggio di materiale composito (Cfrp). La Bmw i3 è composta dal 10% da materiale riciclato.
Ma se la compatta bavarese definisce gli standard da seguire in materia di produzione di vetture, lo stesso dicasi quando si tratta di riparazione. Le deformazioni della scocca sono inferiori rispetto a quelle di comparabili carrozzerie in lamiera di acciaio. Perché il carbonio non ha lo stesso comportamento degli altri metalli e quindi sono stati sviluppati delle tecniche specifiche per la scocca in Cfrp.
Tecniche che "dividono" il telaio in una sequenza di riparazioni. Con un particolare utensile di fresatura viene asportato il componente danneggiato e sostituito con uno nuovo. Il pezzo viene unito alla scocca lungo i punti di separazione con degli elementi di riparazione. Secondo gli specialisti Bmw, i costi complessivi dovrebbero essere equiparabili a quelli di una Serie 1.
Nonostante la i3 sia stata menzionata come una vettura elettrica, nel corso della visita all'impianto di Lipsia è stato inevitabile prendere atto del fatto che sia già in cantiere il modello range-extender. Una possibilità mai negata dagli uomini di Monaco che, dovrebbe prendere forma grazie all'apporto di un inedito (almeno ciò appare ad un primo rapido sguardo) motore bicilindrico.

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