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Vw Golf Gti entra in una nuova era: ecco quanto costa e come va

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Vw Golf Gti entra in una nuova era: ecco quanto costa e come va

  • –di Massimo Mambretti

Mantiene le peculiarità delle progenitrici: dalle personalizzazioni del look sino al temperamento. Anzi, ai temperamenti perché la settima generazione della Volkswagen Gti si declina in due varianti: la normale proposta a 30.100 Euro e la Performance che costa 31.150 Euro. Entrambe utilizzano il 2 litri turbo a iniezione diretta di benzina della serie Tsi, ma la prima mette in campo 220 anziché 230 cv come la seconda, pur conservando la stessa coppia di 350 Nm, e monta di serie al cambio manuale a 6 marce che, a richiesta, può lasciare il posto al doppia friziona Dsg con analogo numero di rapporti, che implica un supplemento di 1.900 Euro. La Performance – tocca i 250 all'ora invece che i 246 all'ora e raggiunge i 100 orari in 6"4 invece che in 6"5 – al momento è offerta solo con il cambio meccanico – ma dalla fine dell'anno sarà disponibile anche con quello a doppia frizione - si distingue dall'altra per un corredino destinato a incrementare l'handling, grazie a un nuovo tipo di autobloccante costituito da una frizione a lamelle che interagisce con l'elettronica – e che s'aggiunge all'Xds evoluto che equipaggia la meno potente che in sostanza è un sistema elettronico integrata nella gestione della stabilità che simula agendo sui freni il lavoro di un differenziale autobloccante - e all'impianto frenante potenziato. Come la normale, invece, adotta un nuovo sterzo progressivo, che consente al guidatore di ottenere l'angolo di sterzata desiderato con un minor numero di giri del volante.

Il filo che esteticamente lega la nuova Gti a tutte le altre è il profilo rosso che, questa volta, non attornia la sottile mascherina (con l'inconfondibile grigliatura a nido d'ape) che ospita il logo con le tre mitiche lettere ma le fa da supporto inferiore e sconfina nella fanaleria. Anche questa volta, però, sovrasta lo scudo paraurti che incorpora una larga presa d'aria e i fendinebbia a sviluppo verticale. Ma la linea della nuova Gti ripropone anche altri stilemi che, via via nel tempo, sono comparsi sulle sue progenitrici. Ovvero le finiture nere, le sottile bandelle laterali e lo spoiler all'estremità del padiglione insieme ai terminali di scarico che fuoriescono all'elemento che richiama l'estrattore aerodinamico posteriore, alle pinze dei freni rosse che spuntano dietro i cerchi in lega che completano l'assetto ribassato rispetto a quello delle Golf meno esuberanti. Nell'abitacolo passato e presente s'incontrano attraverso l'atmosfera impressa all'ambiente dal moderno arredamento della Golf VII che vira verso la sportività grazie alla selleria (anteriormente molto profilata) rivestita con l'inconfondibile tessuto a fantasia scozzese, il padiglione scuro, la colorazione rossa delle impunture dei rivestimenti e della pelle che ricopre il volante a tre razze. Unitamente alla pedaliera in alluminio e alle finiture "effetto metallo" generano un ambiente ormai diventato iconico.

Su strada la nuova interpretazione della capostipite di tutte le Gti in circolazione propone una personalità più versatile di quella delle progenitrici, specie le prime. Se vogliamo si è…imborghesita nel senso che è un po' meno estrema e più propensa a soddisfare anche l'impiego quotidiano con un rendimento del motore che si scatena agli alti regimi mentre a quelli inferiori sostiene maggiormente l'elasticità e con un comportamento, sempre efficace e affidabile, ma che tiene in gran conto anche il confort dinamico persino quando s'impiega la logica Sport delle sospensioni a controllo elettronico, offerte a richiesta. Insomma, tende a lasciare all'assai probabile versione R – già presente nelle famiglie delle Golf precedenti – il compito di rivaleggiare con le più estreme proposte presenti attualmente nel settore delle di 2 litri (come l'Audi S3 da 300 cv e la Mercedes A45 Amg da 360 cv) e a porsi appena sopra alle recentissime più vivaci proposte delle vetture di taglia inferiore – come la Peugeot 208 Gti piuttosto che la Renault Clio Rs200 Edc – spinte da motori di 1,6 litri con 200 cv.

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