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Viaggiare in Porsche spendendo poco? Con le 924 e 944 il sogno diventa…

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Epoca

Viaggiare in Porsche spendendo poco? Con le 924 e 944 il sogno diventa realtà

  • –di Vittorio Falzoni Gallerani

Sì, siamo d'accordo: la trasformazione a gpl, per il via libera ai centri storici delle grandi città, su queste auto non è agevole causa spazi ristretti e, per lo stesso motivo, non sono un punto di riferimento in termini di praticità; tuttavia, e questo è il motivo per cui oggi ne parliamo qui, sembrerebbe impossibile potere viaggiare su di una Porsche a questi costi.

E se alla loro guida non è che si possa pensare di fare, neanche per un momento, la figura dei ricchi, i vantaggi di possedere e di viaggiare su di una Porsche li si imparano a conoscere giorno per giorno in termini di qualità costruttiva da primato e di altissima competenza progettuale.

La 924, frutto di un progetto portato avanti insieme con la VW e poi finalizzato per la produzione solo dalla Porsche, adotta, come tutti sanno, un motore Audi da due litri che, a nostro avviso, invece di sminuire l'appetibilità di questa auto (capiamo le perplessità dei Porschisti ai tempi del debutto ma oggi assolutamente no) la aumenta visti i minori costi di manutenzione che un motore costruito in centinaia di migliaia di esemplari oggi è in grado di offrire.

Le prestazioni non sono esaltanti ma ampiamente sufficienti per viaggiare piacevolmente spediti in ogni situazione: circa 200 km/h e lo 0-100 sotto i dieci secondi sono cifre rassicuranti anche oggi; sul fronte consumi solo note positive: la leggerezza e la profilatura della carrozzeria unite con i rapporti lunghi del cambio (dal 1980 a cinque marce di serie) e con l'alimentazione ad iniezione assicurano percorrenze costantemente sopra i dieci al litro.

Viaggiando con molto comfort, oltre tutto, poiché l'auto è silenziosissima ed i suoi piccoli e panciuti pneumatici assorbono le disastrate strade italiche molto meglio che i moderni "super ribassati": in due, con i bagagli stivati sfruttando tutta la parte posteriore, si viaggia proprio da re; purtroppo l'aria condizionata è poco diffusa sulle 924 mentre lo è un tetto apribile estremamente ben fatto, molto ampio ed anche amovibile che, se proprio il caldo non è soffocante, aiuta molto a tenere l'atmosfera in cabina del tutto vivibile.

E se ci sono i bambini, si sappia che un paio può essere trasportato in tutta sicurezza sui sedioli posteriori che, negli ultimi esemplari, sono anche dotati di cinture di sicurezza; il rovescio della medaglia è che, in quel caso, lo spazio per i bagagli diventa sufficiente al massimo per un mini week end.

Relativamente alla qualità cui abbiamo accennato in apertura si tenga presente, innanzitutto, che l'auto veniva assemblata nello stabilimento salotto di Neckarsulm, dedicato alle auto più prestigiose del gruppo VW (Audi 100 e NSU Ro80) di cui tutti ormai conoscono l'impeccabilità; in quella sede, dal 1980 in poi, si è provveduto a zincare a caldo le lamiere di queste auto facendo sì che anche oggi, dopo oltre trent'anni, il problema della corrosione su di loro sia pressoché inesistente.

Questa piccola e versatile gt dimostrò subito che il suo "layout" con motore anteriore e cambio posteriore secondo lo schema "transaxle" consentiva, anzi chiedeva a gran voce, maggiori potenze da gestire; trascuriamo in questa sede la 924 Turbo del 1978 (leggermente più impegnativa nella gestione e nella guida) ma solo perché dal 1981 abbiamo un'altra scelta che ci pare più raccomandabile per l'uso quotidiano: la 944.

Allestita sulla scocca della 924, incattivita da appendici aerodinamiche e bombature sui parafanghi, monta finalmente un motore che può accontentare qualsiasi palato senza perdere un briciolo di affidabilità: ricavato da una bancata del poderoso V8 della 928 S da quasi cinque litri, è costruito, quindi, interamente in alluminio, e presenta contralberi di equilibratura per un funzionamento privo di vibrazioni.

Forte dei suoi due litri e mezzo di cubatura, sviluppa 163 bei cavalli contro i 125 della 924 ed i 170/177 della più complicata 924 Turbo; per cui le prestazioni della 944 sono molto più vicine a quelle della seconda con oltre 220 km/h di velocità massima e meno di otto secondi sul classico 0-100: diremo che qui c'è da divertirsi con un prezzo da pagare in termini di rigidezza delle sospensioni e di consumo del tutto accettabile.

In compenso, sulle 944, è molto più facile trovare montato il condizionatore e, dopo il 1983, il servosterzo che, invece, sulle 924 non è mai stato disponibile.
Oggi l'acquisto di una di queste auto è straordinariamente conveniente: parlando di esemplari in buono stato si parte da circa 5.000 Euro che, a nostro parere, nel caso di una 944 praticamente immacolata e doviziosamente accessoriata può arrivare a 12.000 Euro ma non oltre.

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