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«Rush»: Niki Lauda e James Hunt tornano a sfidarsi sul grande schermo

  • –di Andrea Chimento

La leggendaria rivalità tra Niki Lauda e James Hunt rivive sul grande schermo: in uscita nelle nostre sale giovedì 12 settembre, «Rush» di Ron Howard racconta uno dei duelli più accesi della storia della Formula 1.
L'idea nacque dalla mente dello sceneggiatore Peter Morgan (autore degli script di film come «The Queen» di Stephen Frears o «Hereafter» di Clint Eastwood) che, dopo aver collaborato con Howard al notevole «Frost/Nixon» del 2008, propose al regista americano di portare al cinema il duello sportivo tra due campioni così diversi uno dall'altro.
L'inglese James Hunt (soprannominato "The Shunt", ovvero "lo schianto", a causa dei suoi frequenti incidenti), nato a Londra nel 1947 e scomparso a soli quarantacinque anni nel giugno del 1993 (ufficialmente a causa di un infarto anche se molti ne attribuiscono la morte all'abuso di fumo e alcol), era un ragazzo estroverso, affascinante, che sfruttava al meglio la sua fama per godersi la vita e circondarsi di belle donne.

Tutto il contrario dell'austriaco Niki Lauda (soprannominato "Il computer" per la sua freddezza calcolatrice), un tipo timido, metodico, scrupolosamente dedito alla sua professione, con uno stile di guida considerato poco divertente ma efficace, tanto che vinse ben tre mondiali di Formula 1 (nel 1975, nel 1977 e nel 1984).
La rivalità tra i due, che in realtà erano buoni amici, nacque ai tempi delle formule minori, dove entrambi fecero gavetta nello stesso periodo.
La pellicola di Howard, costata circa 40 milioni di dollari, si concentra in particolare su una delle annate più importanti della storia delle corse: il 1976.
A bordo della McLaren, James Hunt riuscì a strappare il titolo di campione iridato al ferrarista Niki Lauda (la casa di Maranello vinse però la classifica costruttori) al termine di una stagione memorabile e ricca d'imprevisti.
La prima parte del mondiale lasciava pochi dubbi sull'esito del campionato: Lauda ottenne diverse vittorie (ben quattro nei primi sei gran premi disputati) e piazzamenti importanti grazie ai quali riuscì molto presto a staccare nettamente gli avversari.

Il primo agosto del 1976, Lauda subì un gravissimo incidente al circuito di Nürburgring in Germania: la sua monoposto prese fuoco e il pilota rimase per parecchi secondi intrappolato nella vettura in fiamme prima di essere salvato da alcuni colleghi (tra cui l'italiano Arturo Merzario). Passarono quattro giorni prima che venisse dichiarato fuori pericolo.
Tornò in pista 42 giorni dopo, al Gran Premio di Monza, ma nel frattempo James Hunt riuscì a ridurre significativamente lo svantaggio.
Prima dell'ultima gara in calendario, corsa in Giappone sul circuito di Fuji, i due contendenti erano quasi in parità (l'austriaco era in vantaggio di tre punti). A causa di una pioggia torrenziale, Lauda decise di ritirarsi al secondo giro, Hunt proseguì la gara e ottenne il piazzamento necessario (l'ultimo gradino del podio, dietro all'americano Mario Andretti e al francese Patrick Depailler) per superare, di un solo punto, il rivale e vincere il più incredibile dei titoli mondiali di Formula 1.
Dopo il successo di «Cinderella Man» (2005), incentrato sulla vita del pugile James Braddock, «Rush» è il secondo film sportivo per Ron Howard e sicuramente (vista, in particolare, la complessità della sequenza dell'incidente al Nürburgring) uno dei più suggestivi e ambiziosi della sua intera carriera da regista, iniziata nel lontano 1977 con il dimenticato «Attenti a quella pazza Rolls Royce», con cui l'autore svelò immediatamente la sua grande passione per i motori.
I due interpreti principali sono Chris Hemsworth (James Hunt), sempre più lanciato nel panorama hollywoodiano dopo i successi di «Thor» di Kenneth Branagh e di «Quella casa nel bosco» di Drew Goddard, e il meno conosciuto Daniel Brühl (Niki Lauda), attore tedesco apparso in «Bastardi senza gloria» di Quentin Tarantino. Nel cast da segnalare anche la presenza di Pierfrancesco Favino nei panni del pilota svizzero Clay Regazzoni.

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