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Giulia Sprint Gt, una splendida cinquantenne con quotazioni in forte rialzo

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Epoca

Giulia Sprint Gt, una splendida cinquantenne con quotazioni in forte rialzo

  • –di Vittorio Falzoni Gallerani

È un compleanno trionfale, questo della "GT" (ormai basta pronunciare queste due lettere per far capire di che auto si sta parlando). Finalmente il suo valore viene riconosciuto anche nelle sue quotazioni che, sul mercato amatoriale, stanno vivendo una vera e propria impennata, sopra tutto nelle versioni più potenti che, letteralmente, ci vengono "scippate" da tutto il nord Europa.
Evidentemente, e ne siamo molto felici, è riuscita a liberarsi dalla sudditanza psicologica a Sua Maestà Giulietta Sprint: una vettura talmente riuscita da essere ritenuta, a suo tempo, idonea dalla dirigenza Alfa Romeo ad adottare anche il nuovo motore 1,6 litri della Giulia TI dando vita alla rara ed oggi ricercatissima Giulia Sprint.
Quella che nasce nel Settembre del 1963, il progetto "105", è invece un'automobile quasi totalmente nuova, solo lo schema delle sospensioni rimane uguale a quello della Giulietta, perché anche il motore è aggiornato mediante l'adozione di due carburatori Weber da 40 mm che porta la potenza a 106 Cv dai 92 della TI e delle "vecchie" Sprint e Spider. La linea è un capolavoro di Giorgetto Giugiaro, allora in forze alla Bertone, che affina gli stilemi già sperimentati sulla sua 2000 Sprint del 1961 portandoli alla perfezione, aiutato senz'altro in questo dalle minori proporzioni della vettura.
Nel 1965 debuttano altre due sorelle: la Sprint GTV, che propone ancora maggiore potenza (3 Cv) e lusso con sedili più avvolgenti e plancia rivestita in legno, e la leggendaria Sprint GTA che ha spadroneggiato per anni nelle gare automobilistiche in più di una specialità: salita, pista ed anche rally; oggi è una vettura da alto collezionismo oltre ad essere tra le più falsificate al mondo.
Si tratta di un'auto magnifica: pesa 200 kg in meno della Sprint GTV già in allestimento stradale ed il suo motore a doppia accensione sviluppa altri sei ulteriori cavalli per un totale di 115; chi l'ha guidata in corsa la giudica unanimemente un vero gioiello con il quale, tra l'altro, era facile andare forte anche per chi non era proprio un fuoriclasse.
Nel 1966 la gamma della GT viene allargata verso il basso con la 1300 Junior con motore 1,3 litri e carrozzeria un po' semplificata: un successo clamoroso al quale, nel 1968, si affianca la relativa versione GTA 1300 Junior, portatrice di tutti i pregi della 1600 in scala leggermente ridotta.
Nel 1968 la 1750 GT Veloce, con il suo frontale a quattro fari e l'abitacolo modificato con (tra le altre cose) un bellissimo cruscotto con i due strumenti principali di grande diametro, sostituisce le 1600 mentre è del 1969 l'adozione dei nuovi strumenti anche sulla Junior; giusto un anno prima che su di esse sparisca anche lo "scalino", la finta presa d'aria che caratterizza i primi anni di produzione delle GT, per adottare il frontale "liscio" della 1750 (ma con soli due fari).
Nel 1971, la 2000 inaugura un nuovo cruscotto molto più brutto perché "plasticoso", una discussa calandra con scudetto Alfa sbalzato e gruppi ottici posteriori maggiorati; uno stile a cui si adegueranno, tranne che nei fanalini che rimarranno del tipo più piccolo, anche le altre cilindrate nel 1974; abbiamo usato il plurale perché nel frattempo, a partire dal 1972, è rispuntato il classico 1,6 (con i 109 Cv della Sprint GTV) fornito come optional sulla Junior.
Chi oggi pensasse di mettersi in garage una di queste auto si ritroverebbe con un mezzo che gli permette la partecipazione a quasi tutti gli eventi più piacevoli senza problemi di distanza, facile e relativamente economico da mantenere, piacevolissimo da usare in qualsiasi circostanza stradale ed infine, il che non guasta mai, farebbe un ottimo investimento come abbiamo detto in apertura.
Anzi, a nostro avviso, farebbe anche bene a sbrigarsi visto che la dinamica dei prezzi sembra sia agitatissima e non vorremmo mai acquistare ai massimi anche se, siamo certi, sarebbero comunque provvisori; oggi, parlando di esemplari perfetti ed escludendo le GTA, si parte dai 10 - 11.000 Euro per una delle ultime 1,3 Junior per arrivare ai 28 - 30.000,00 di una 1750 I serie (1968 – 69), passando dai 14 – 15.000 di una Junior "scalino", ai 20 – 22.000 di una 2000 ed i 24 – 25.000 di una 1,6 Sprint, Gt o GTV che sia.
La macchina ha praticamente solo pregi ma, a questi prezzi, occorre fare attenzione che la ruggine sia stata curata in maniera duratura e ricordarsi sempre, prima dell'acquisto, che queste sono Alfa Romeo degli anni '60 e '70 del secolo scorso: gran telaio, motore immenso, cambio leggendario, guida da sorriso perenne stampato sul volto ma scarse finiture e, in velocità, fischi garantiti ed ineliminabili dai cristalli anteriori privi di telaio.

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