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AUTO ELETTRICA

Tesla raggiunge una capitalizzazione di 21,6 miliardi di dollari: qual è il segreto della Apple dell'auto?

  • –di Luca Salvioli

Quella di ieri è una giornata da ricordare per Elon Musk. La capitalizzazione di Borsa della "sua" Tesla ha raggiunto i 21,6 miliardi di dollari. Tanto per avere un'idea, Ford ha un market cap di 64,6 miliardi di dollari, General Motors 48,3 miliardi. Per quanto in termini di unità vendute Tesla sia in fondo alle classifiche dei produttori auto, l'azienda secondo Bloomberg è la tredicesima per capitalizzazione davanti a Suzuki, Mazda e Fiat (per quest'ultima il sorpasso è avvenuto soltanto la scorsa primavera e oggi vale più del doppio). La distanza tra grafici azionari e realtà industriale risulta evidente dando un occhio al rapporto tra prezzo e utili attesi per il 2013: per Tesla il moltiplicatore è stellare, 260 contro i 10 di GM e gli 11 di Ford.

L'azienda californiana guidata dal visionario 42enne si è quotata a Wall Street nel 2010 con un prezzo per azione inferiore ai 20 dollari. Oggi viaggia sui 165 dollari, mentre ieri ha toccato il massimo di 173. A contribuire al balzo del titolo la fiducia sui piani di sviluppo delle auto elettriche d'alta gamma proposte da Tesla: intersezione di frontiera tra la tradizionale industria dell'auto e l'elettronica. Tesla è spesso definita la nuova Apple, anche perché gli azzardi del fondatore ricordano Steve Jobs. Di Elon Musk si legge sui giornali internazionali una settimana sì e una no. Qualche giorno fa ha annunciato il suo progetto visionario per viaggiare da San Francisco a Los Angeles in mezz'ora lanciando i passeggeri su delle capsule che viaggiano alla velocitá del suono in un tubo tra le 2 cittá. È stato tra i fondatori di Paypal e ha grandi ambizioni spaziali con Space X.

Sul successo dei suoi progetti regna grande scetticismo, ma Tesla i primi risultati li sta dando. Gli ultimi, che hanno contribuito al balzo recente a Wall Street, sono legati alle vendite in California, dove nella prima metà dell'anno ha superato Porsche, Volvo, Lincoln, Land Rover e Jaguar (dati California New Car Dealers Association). Certo, il Golden State è uno spicchio molto particolare d'America: l'auto più venduta in assoluto è la Toyota Prius (ibrida) e nello Stato ha venuto quasi il doppio del veicolo top seller nella nazione: il pickup Ford F-Series. La fiducia degli investitori è inoltre alilmentata dagli utili superiori alle attese della prima parte dell'anno (ma molto dipende dagli incentivi del governo per le auto ecologiche) e dal raggiungimento recente del miglior risultato in termini di sicurezza per gli Stati Uniti (non avendo il motore davanti, il veicolo è ottimizzato x la sicurezza, ma questo è solo uno degli espedienti).

Il modello commerciale, stile Apple, prevede la vendita diretta al pubblico e di recente l'azienda ha raccolto migliaia e migliaia di firme per chiedere alla Casa Bianca di estendere questa facoltà a tutti gli Stati della Nazione. Tra i partner di Tesla ci sono Daimler e Toyota. Da poco le auto Tesla sono in vendita anche in Europa e le prime stazioni di ricarica sono in costruzione in Norvegia. Il sistema prevede la ricarica della batteria del 100 per cento in mezz'ora e l'infrastrauttura si sta diffondendo negli Usa.
Tra le auto, la prima realizzata è la superveloce Tesla Roadster: un modello vetrina con prezzi proibitivi. La Tesla Model S è invece una sportsedan superpotente da 70mila dollari. Musk intende vendere 21mila unità di questo modello quest'anno e raddoppiare nel 2014. Dice che la domanda va oltre la capacità produttiva. In fase di sviluppo c'è invece il crossover Tesla Model X con versione 4x4. La Borsa ci crede. Almeno fino a oggi.

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