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Officine Maserati inglobate in Mirafiori, a Torino Cigs prorogata di un anno

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INDUSTRIA

Officine Maserati inglobate in Mirafiori, a Torino Cigs prorogata di un anno

  • –di Filomena Greco

Ancora un anno di cassa integrazione per Mirafiori e un nuovo assetto societario che prevede che le Officine Maserati di Grugliasco vengano inglobate in Mirafiori. La notizia arriva dal segretario della Fim Cisl di Torino e del Canavese Claudio Chiarle. "Un'altra notizia importante per il futuro polo del lusso e dell'alta gamma torinese" ha aggiunto Chiarle riferendosi alla procedura sindacale (art. 47) che il Lingotto avvierà nei prossimi giorni.

E ieri sera invece è arrivata la comunicazione alle Rsa di Fiat Mirafiori di proroga di un anno del periodo di cassa integrazione straordinaria, sempre per riorganizzazione, nello stabilimento torinese del Lingotto. "L'azienda – è scritto nel testo – ha annunciato un piano finalizzato all'avvio degli investimenti necessari per assicurare il futuro produttico e occupazionale dello stabilimento", da qui la richieste di un ulteriore anno di cassa, per "realizzare – continua il testo – nuovi interventi funzionali alla riorganizzazione di particolare complessità, anche per porre le premesse per la creazione nell'area torinese di un polo produttivodedicato al segmento "Premium".

Nel testo è inoltre scritto che "la società potrà offrire ai lavoratori interessati sia opportunità di svolgimento di attività specifiche presenti nell'ambito dello stabilimento Mirafiori o favorendo un loro impiego presso altre unità produttive di FGA o presso imprese del gruppo Fiat attraverso distacchi". Di fatto, è quanto già accade per i circa 700 addetti delle Carrozzeri di Mirafiori impiegati alle Officine Maserati di Grugliasco. Alla comunicazione alle Rsa, che ieri sera hanno siglato un verbale con l'azienda, seguirà la convocazione presso la Regione Piemonte per l'esame congiunto con i sindacati, come spiega Flavia Aiello, della Uilm: "Stiamo lavorando per dare risposte concrete ai lavoratori".

Ma i toni intorno a Fiat e a Mirafiori restano accesi dopo l'annuncio mercoledì dell'investimento da un miliardo e dopo le critiche arrivate ieri da Maurizio Landini "Non accetteremo convocazioni separate da parte della Regione, anche alla luce di quanto affermato dalla sentenza della Corte Costituzionale" ha sottolineato Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil.

"Serve un confronto con le parti sociali e le istituzioni" sullo stabilimento Fiat di Mirafiori perché "l'unica certezza ad oggi è un nuovo anno di cassa integrazione straordinaria mentre non sono indicati impegni precisi ed esigibili sull'entità dell'investimento, sulla tipologia dei modelli, sui volumi e sui tempi di realizzazione. Chiediamo un cambio di passo nelle relazioni tra le parti" ha aggiunto Bellono.

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