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Epoca

Trionfo italiano in terra russa: a Unique Special Ones splendida "tripletta" delle Alfa Romeo

  • –di Vittorio Falzoni Gallerani

E' stata un trionfo la prima edizione di questo Concorso in terra russa: sia per la Mac Group di Genova che l'ha organizzata, sia dell'Italia che ne è stata la culla e che in questo momento ha tanto bisogno di 'belle figure' davanti all'Europa e al mondo.
Come non essere straordinariamente fieri, infatti, del monopolio Alfa Romeo dei premi più importanti?
Della giuria facevano parte, in ordine alfabetico, Adolfo Orsi, uno dei più importanti storici dell'automobile a livello mondiale; Lorenzo Ramaciotti, responsabile dello stile dell'intero gruppo Fiat dopo una vita passata alla Pininfarina e Tom Tjaarda, lo stilista, tanto per fare un paio di esempi, della Fiat 124 Spider e della DeTomaso Pantera.

Ebbene: costoro hanno decretato 'Best of Show' una Alfa Romeo 2500 SS del 1951 carrozzata da Touring, meglio conosciuta come 'Villa d'Este', appartenente ad un collezionista olandese, il Sig. Hans Ribbens, che ha il 'vizio' di usarla su strada ogni volta che può: la leggerissima patina di uso (quasi impercettibile, per la verità) non le ha impedito, quindi, di fregiarsi di questa medaglia d'oro confermando la straordinaria eleganza delle sue linee (ed anche la cultura dei giudici).
Per la verità, i dubbi del collegio giudicante non sono stati pochi e la 'Villa d'Este' ha rischiato di essere sopravanzata dalla seconda classificata che, come detto, è un'altra Alfa Romeo: una 6C 2300B Mille Miglia berlinetta del 1938.
Il premio speciale 'Gazprom Neft', riservato alla miglior vettura presentata da un collezionista russo, è andato invece....a un'Alfa Romeo: la 6C 2500 S Cabriolet Pinin Farina del 1943, un esemplare unico di proprietà del signor Kostantin Moshkin.

Non vogliamo ancora una volta approfittare di queste notizie per picchiare sulla spalla di Marchionne incitandolo a valorizzare questo Marchio ma solo perché la recente presentazione della 4C ci indica che la strada giusta sembra sia stata ritrovata; semmai, ecco: speriamo che il risultato di Pietroburgo, davanti ad un sceltissimo pubblico internazionale ed in una terra in grande sviluppo motoristico, valga come conferma e sprone verso nuovi modelli ugualmente caratterizzati e, possibilmente, a trazione posteriore.
Scusandoci per la divagazione, siamo italiani ed appassionati di automobili, concludiamo sottolineando le magnifiche suggestioni che l'organizzazione, capeggiata dall'instancabile Carlo Binelli, ha saputo distribuire con sapienza lungo tutto l'arco della manifestazione; a partire dalle 'location': innanzitutto 'Kirov Park' sull'isola 'Yelagin', una delle più belle del delta del 'Neva', dove le vetture sono state esposte e giudicate ma anche, per chi ha potuto, il Museo dell'Hermitage.
Qui, un ristretto gruppo di partecipanti ha potuto assistere, nelle incredibili sale del Palazzo d'Inverno, ad un concerto dell'Orchestra Sinfonica di Stato 'St Petersburg Camerata' diretta dal Maestro Fabio Mastrangelo.
Non siamo sicuri sia italiano anche lui ma il nome promette bene, no!?

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