Proprio l'anno scorso Toyota ha festeggiato i 75 anni di vita. Infatti quella che è da considerarsi una delle Case automobilistiche più note al mondo4oltre che la numero uno al mondo dopo General Motors e la sola in grado di contendere nei prossimi anni la leadership mondiale all'arrembante Gruppo Volkswagen, nasce esattamente nel 1933, cioé quando la Toyoda Automatic Loom, azienda creata nel 1890 e dedicata alla produzione di telai per la tessitura, apre una filiale dedicate espressamente automobili. A capo di questa sezione è nominato Kiichiro Toyoda, figlio di Sakichi, primo fondatore dell'azienda. Nel 1934 poi viene costruito il primo motore: il Type A è un 3400 cc a sei cilindri in linea da 62 CV derivato da un'unità Chevrolet del 1929 che viene montato nel 1935 sul prototipo A1 e pochi mesi più tardi sul veicolo commerciale G1.
La prima auto realizzata dalla Toyota è la Model AA del 1936, dotata della stessa meccanica del prototipo A1 e di un design molto simile a quello della Chrysler Airflow. Nel 1937 la Toyota Motor Company diventa un marchio indipendente. La scelta di Kiichiro di non usare il nome Toyoda è una scelta soltanto di tipo scaramantico: per scrivere Toyota in giapponese ci vogliono, infatti, otto, un numero fortunato, colpi di pennello anziché sette. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale la produzione di automobili viene sospesa per privilegiare i modelli destinati all'esercito. Alla sopravvivenza di Toyota non aiuta certo il bombardamento della fabbrica di Aichi. Tuttavia finite il conflitto bellico, la produzione di automobili Toyota riparte con la SA, un modello disponibile con due sole porte e con uno stile che ricorda quello del Maggiolino Volkswagen che si distingue dagli altri per il motore a quattro cilindri di 1000 cc da 27 cv, per le sospensioni a quattro ruote indipendenti e per la carrozzeria aerodinamica. Dopo un periodo di crisi la Casa giapponese si riprende nel 1950 quando fornisce 5.000 veicoli all'esercito americano per la Guerra di Corea mentre nel 1951 debutta sul mercato il fuoristrada BJ, antenato della famiglia Land Cruiser. Realizzato soprattutto per utilizzo militare, è più grande e più potente della Jeep: merito del motore di 3400 cc a sei cilindri da 86 cv. Nel 1957 la Crown, una berlina o station wagon con motori benzina e diesel da 1500 a 1900 cc, diventa la prima Toyota esportata negli usamentre nel 1959 viene aperto lo stabilimento di Motomachi.
Toyota inizia il suo processo di industrializzazione negli anni sessanta: viene prodotto l'esemplare numero "10 milioni" e iniziano gli accordi con Hino e Daihatsu. Risale al 1962 il primo sbarco in Europa - con due Toyopet Tiara, due, tre o quattro porte con motori da 1000 a 1900 cc, mentre nel 1963 viene prodotta la prima vettura della Casa giapponese fuori dai confini giapponesi, esattamente in Australia. Nel 1968, in Portogallo, vengono, invece, assemblati i primi esemplari in Europa. Negli anni '70 la Toyota diventa un marchio sempre più globale: nel 1975, anno in cui il finlandese Hannu Mikkola ottiene il primo successo nel WRC per la Casa giapponese nel Rally dei 1000 Laghi al volante di una Corolla. diventa il primo marchio di importazione negli Stati Uniti e l'anno seguente raggiunge l'importante traguardo del milione di veicoli esportati. L'immagine in Europa del marchio è ulteriormente migliorata dal lancio di tre coupé: la MR2 del 1985 con motori 1500 e 1600 cc montati in posizione centrale e trazione posteriore, la Supra Mark III del 1986 con propulsori da due a tre litri e la Celica T160 del 1987 anche in versione spider e con motori da 1600 a 2000 cc. Nel 1987 Toyota e Volkswagen siglano un accordo per la produzione del pick-up Hilux, Taro per il marchio di Wolfsburg, in Germania e nel 1989 viene creato il brand di lusso Lexus. Nel 1992 la Toyota inizia a produrre nel Regno Unito la Carina E, nota anche come Corona T190: si tratta di una berlina con motori da 1600 a 2000 cc. Nel 1997 è, invece, l'anno della svolta ibrida con la Prius, dotata di quattro porte e di un propulsore 1500 cc a benzina abbinato ad un'unità elettrica che nel 1999 si aggiudica il prestigioso riconoscimento di "miglior motore dell'anno". Il terzo millennio di Toyota inizia nel migliore dei modi visto che nel 2000 la Yaris, la nuova citycar prodotta in Francia e dotata di motori da 1000 a 1500 cc viene nominata Auto dell'Anno.
Nel 2002, anno in cui il pilota brasiliano Cristiano da Matta al volante di una Lola motorizzata Toyota si aggiudica il campionato statunitense di Formula CART, la Casa giapponese debutta in Formula Uno. I risultati non sono eccezionali: in otto stagioni, il 2005 è l'annata migliore, il team ottiene soltanto tre pole position. Nel 2005, in concomitanza con il via alla produzione in Repubblica Ceca della citycar Aygo in collaborazione con Citroen (C1) e Peugeot (107), la seconda generazione della Prius conquista il premio di Auto dell'Anno. Nel 2009 una Camry guidata da Kyle Busch Toyota vince il campionato americano Nascar Nationwide Series. È la prima e per il momento unica volta che questa serie viene dominata da una Casa non statunitense. Toyota e questa è storia recente, investe moltissimo nella ricerca in veicoli ibridi basati sulla tecnologia Hybrid Synergy Drive. All'inizio di quest'anno è stato raggiunto l'incredibile numero di 3 milioni di Toyota Prius vendute nel mondo che porta la cifra, inclusa Lexus, ad oltre 5 milioni di unità ibride vendute, solo nel corso del 2012 Toyota ne ha vendute. Ma Toyota è famosa anche per la sua particolare filosofia di produzione, ribattezzata Sistema di produzione Toyota, in particolare per il metodo "Just in time" che verrà studiato e successivamente adottato in tutto il mondo da molte altre aziende del settore. (C.Ca.)
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