Motori24

Alfa Romeo Giulietta, come cambia e quanto costa

  • Abbonati
  • Accedi
MEDIE SPORTIVE

Alfa Romeo Giulietta, come cambia e quanto costa

  • –di Massimo Mambretti

Per la stagione 2014 la famiglia della Giulietta si rinnova. Beh, notarlo al primo colpo d'occhio non è semplice, perché l'evoluzione esteticamente è tradita da ben pochi elementi tanto che viene un po' difficile dire che sia frutto di un vero e proprio maquillage. Infatti, cambiano solo la grigliatura della mascherina ora attorniata da un profilo cromato, le cornici dei fendinebbia che diventano anch'esse cromate e il design dei cerchi in lega, sempre disponibili in misure che vanno da 17" a 16". L'operazione è un po' più evidente nell'abitacolo, grazie all'utilizzo d'inediti rivestimenti, di abbinamenti cromatici nuovi, di tappezzerie dei sedili in cui s'intrecciano, secondo il livello d'allestimento, anche tessuto e pelle piuttosto che Alcantara con cuciture a contrasto, selleria d'impronta sportiva sulla Quadrifoglio Verde, inediti inserti sulla plancia, pannelli porta ridisegnati al pari del volante. Il quadro è completato sia dal trattamento superficiale omogeneo di tutte le componenti dell'arredamento sia dall'offerta a richiesta del dispositivo multimediale Uconnect. E' disponibile con touch-screen da 5" o 6,5", navigatore satellitare, comandi vocali anche per la gestione dalla radio Dab piuttosto che dei principali supporti multimediali collegabili attraverso la porta Usb – ora sistemata sulla consolle centrale - e il connettore Aux-in. Restando sempre sul piano formale va aggiunto che debuttano nuovi pack di personalizzazioni (opzionali) e che, complessivamente, anche la dotazione di serie beneficia di un upgrading in tutti i livelli d'allestimento e che, già in partenza, si può contare su tutto ciò che riguarda sicurezza, confort e supporto alla guida come la funzionalità Q2; un dispositivo che simula mediante l'elettronica la funzione e gli effetti di un differenziale autobloccante. E' inserito nelle logiche del sistema Dna, che influenza la risposta del motore, dello sterzo e del sistema di controllo della stabilità in maniera congeniale alle condizioni di marcia, oltre che di pre-caricare l'impianto frenante quando si viaggia su di giri. La famiglia della nuova Giulietta si articola in versioni generate dall'intreccio fra gli allestimenti Impression, Progression, Distinctive, Exclusive e Quadrifoglio Verde con una gamma di motori nella quale, a quelli già proposti in passato, s'inserisce un'inedito turbodiesel. Si tratta del 2 litri da 150 cv con una coppia di 380 Nm a 1.750 giri (sostituisce quello da 140 cv) dotato di sistema d'iniezione Multijet di seconda generazione e della terza evoluzione di quello Common Rail che è in grado di gestire sino a 8 iniezioni e realizzare strategie di ottimizzazione della combustione più avanzate, come l'Injection Rate Shaping (IRS) che prevede le due iniezioni principali consecutive così ravvicinate da generare un profilo continuo e modulato dell'erogazione del combustibile nei cilindri. Imprime una velocità di 210 all'ora e la possibilità di toccare i 100 orari 8"8, a fronte di percorrenze medie di 23,8 chilometri con un litro. Il listino spazia dai 19.105 Euro della 1.400 TB da 105 cv fino ai 30.750 della 1750 TBi Quadrifoglio Verde da 235 cv.
Su strada la nuova 2.0 Jtdm da 150 cv – disponibile nelle versioni Distinctive ed Exclusive rispettivamente a prezzi di 27.423 e 28.835 Euro – sfodera un comportamento che ricalca, quello già noto e apprezzato della famiglia Giulietta, che sostiene sia la guidabilità e la forma atletica sia l'affidabilità di marcia, già in partenza generate da un assetto poco incline al rollio ma non penalizzante per il confort. Quest'ultimo, nello specifico, risulta di alto livello grazie anche alla silenziosità con cui si esprime la nuova unità in ogni situazione. Inoltre, il turbodiesel da 150 cvvanta un rendimento che supporta tanto l'elasticità quanto l'incisività degli allunghi, grazie non solo al picco di potenza ma anche alla robusta dose di coppia che si sviluppa sin dai regimi inferiori in maniera incisiva e all'azzeccata spaziatura delle 6 marce del cambio manuale.

MiTo: adesso anche con il TwinAir da 105 cavalli

© Riproduzione riservata