Motori24

Alfa Romeo MiTo: adesso anche con il TwinAir da 105 cavalli

  • Abbonati
  • Accedi
COMPATTE

Alfa Romeo MiTo: adesso anche con il TwinAir da 105 cavalli

  • –di Massimo Mambretti

Anche per la Mito, al pari della Giulietta che rimane il best-seller di casa Alfa Romeo, è giunto il momento di un aggiornamento. La più piccola componente della famiglia del Biscione beneficia di piccoli ritocchi estetici, interessano il frontale e in particolare i cromatismi della calandra e della fanaleria, e di un aggiornamento dell'ambientazione interna, impressa da inediti abbinamenti fra tessuti e colorazione della tappezzeria nonché la presentazione della plancia, che muta in funzione dei livelli d'allestimento. Inoltre, anche per la Mito ora è disponibile il sistema multimediale Uconnect. E' proposto in due versioni (con o senza il sistema di navigazione integrata sviluppato con TomTom ed è dotato di touchscreen a colori da 5", che permette l'accesso a numerose funzionalità, dalla radio fino a tutti i principali supporti multimediali (mediaplayer, iPod, iPhone, smartphone) collegabili attraverso la porta USB e il connettore Aux-in.

Inoltre, il sistema include un'interfaccia Bluetooth evoluta che permette di accedere a funzionalità aggiuntive, come la gestione delle chiamate telefoniche o la lettura tramite la tecnologia text-to-speech degli SMS ricevuti, oltre all'innovativo sistema di Audio Streaming che consente la riproduzione dei file musicali e delle web radio dal proprio smartphone direttamente sul dispositivo Uconnect. Scegliendo la versione con navigazione integrata si ha anche la possibilità di usufruire di ulteriori nuove funzionalità; oltre alla navigazione integrata sviluppata in collaborazione con TomTom (con riconoscimento vocale), il sistema sarà equipaggiato con sistema Gps, Iq Routes (permette di calcolare il miglior percorso basato sulle reali velocità medie misurate sulle strade) e sistema Infotraffic con aggiornamenti in tempo reale.

Ma le novità non si fermano qui, poiché la gamma proposta a prezzi che vanno da 14.920 a 22.432 Euro negli allestimenti Impression, Progression, Distinctive, Superbike e Quadrifoglio Verde ora accoglie anche una nuovo motore. Si tratta della variante più potente del bicilindrico a benzina TwinAir di 900 cc con 105 cv, che ovviamente sostituisce quella da 85 cv proposta in passato. Abbinato al cambio manuale a 6 rapporti e con selettore del Dna nella posizione Dynamic, eroga 105 cv – che equivale a una potenza specifica di 120 cv/litro - e una coppia di 145 Nm a 2.000 giri/min, che passa a 120 Nm a 1.750 giri nella logica Natural che si prefigge di contenere i consumi. Questi ultimi assicurano, secondo la casa, percorrenze medie di 23,8 chilometri con un litro, a fronte di della possibilità di raggiungere una velocità di 184 all'ora e di toccare i 100 orari in 11"4.

Certo fa un certo effetto sapere che sotto il cofano di un'Alfa Romeo batte un piccolo motore bicilindrico. Tanto più che, specie al minimo e nelle decise accelerazioni, questa presenza è tradita dalla tipica rombosità di questo genere di propulsore, in realtà poco consona con il Dna – non però il selettore by Alfa con cui si configurano risposta di motore, sterzo e sistemi di gestione del dinamismo – di un'auto del Biscione. A prescindere da ciò, il TwinAir 105 cv ha un temperamento non molto in distonia con quanto può promettere una Mito, almeno quanto si decide di spingere e quindi quando l'ago del contagiri comincia a trovarsi ben oltre quota 3.000. Infatti, a partire da questo regime il TwinAir da 105 cv sfodera un'apprezzabile brio che propizia anche apprezzabili prestazioni e che ben si sposa con la forma atletica di questa Alfa Romeo, frutto di uno sviluppo che ha tenuto conto di picchi di coppia e ben potenza ben più alti come quelli che possono mettere in campo altre versioni, e favorisce l'istintività della guida anche sui percorsi tortuosi.

Sui quali, però, bisogna ricorrere spesso al cambio per mantenere il motore ai regimi ottimali richiesti dalla situazione. Per questo motivo, complice la corta spaziatura del cambio a 6 marce, soddisfa più nelle fasi di ripresa che in quelle di accelerazione, anche se in ogni caso quando si passa dai regimi più bassi a quelli più alti con una certa decisione emerge un po' di turbo-lag e, di conseguenza, la fluidità dell'erogazione non è sempre lineare. Ovviamente, quando s'imposta la logica Normal il rendimento si appiattisce un po'; d'altronde è l'ovvio prezzo imposto dalla limitazione dei consumi.

© Riproduzione riservata