Bertone, la storica Casa di design di Caprie, di recente risorta dalle proprie ceneri per celebrare i cent'anni di vita, ha ufficialmente precisato che i rumors circolati in questi giorni sul destino dell'azienda e su eventuali cessioni sono privi di fondamento. "Stanno circolando in questi giorni, su alcuni organi di stampa nazionali, notizie confuse ed imprecise in merito alla situazione aziendale della Bertone" si legge in una nota della Casa. "E' quindi indispensabile riportare la questione nei suoi termini esatti precisando" continua il comunicato ufficiale di Bertone "che l'azienda ha un portafoglio ordini e opportunità commerciali ricco e diversificato, come mai è accaduto prima di oggi; la delicata congiuntura finanziaria, comune a tante aziende in questo momento economico, ha causato pagamenti irregolari delle ultime spettanze ai dipendenti ed ai fornitori, nonché difficoltà nel realizzare gli investimenti deliberati e finalizzati all'acquisizione di ulteriori commesse". "A questo riguardo" precisano alla Bertone "l'Azienda sta trattando con primari istituti di credito internazionali per risolvere la situazione. Al fine di assicurare la continuità aziendale e senza alcuna previsione di delocalizzazione, sono altresì in corso negoziati per un riassetto della compagine societaria". "E' intenzione dell'Azienda, coerentemente con la politica di assoluta trasparenza fino ad oggi per-seguita, informare i dipendenti, i sindacati e gli organi di stampa sull'esito delle trattative in corso, non appena sarà possibile farlo senza comprometterne il buon esito". Dopo anni travagliati, in cui la celebre carrozzeria ha ceduto il suo grande stabilimento di Grugliasco (e gli oltre 1.200 lavoratori) alla Fiat, la Bertone è rinata nel 2009 come azienda che si occupa in prevalenza di design (attraverso la Bertone Stile), di automobili ma non solo, ma che realizza anche modellerie e prototipi. A volerne fortemente il ritorno in auge è stata Lilli Bertone, vedova del leggendario designer Nuccio e oggi presidente dell'azienda, determinata da sempre a mantenere la promessa fatta al marito di celebrare i cent'anni dell'impresa nel 2012. Sulle sorti della azienda in tempi recenti sono circolate le voci più disparate: da una proposta di un gruppo svedese che la proprietà avrebbe rifiutato, a un interessamento di Tata, dal coinvolgimento di non meglio definiti "investitori internazionali" a un abboccamento da parte di Bmw.
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