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Hyundai i10, il salto in alto della city car

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UTILITARIE

Hyundai i10, il salto in alto della city car

  • –di Mario Cianflone

Vuole essere più di una city car pratica ed economica, agile nel traffico e parca nei consumi. Punta in alto: oltre i limiti del suo segmento, il cosiddetto «A», per offrire comfort, dotazione, tecnologie e feeling di guida tipici di quello superiore. E ci riesce. La Hyundai i10, giunta alla sua seconda generazione (terza se si considera la antesignana Atos) è ora tutta un'altra macchina. È lontana dalla povertà coreana delle sue progenitrici. E conferma come Hyundai (cosi come i cugini di Kia) ad ogni nuovo modello fanno un salto avanti seguendo idealmente il medesimo percorso evolutivo fatto dai connazionali colossi dell'hi-tech Lg e Samsung.

E la nuova i10, sviluppata in Europa e costruita in Turchia (e non più in India), non ha più complessi di inferiorità. Anzi, minaccia dall'alto direttamente i mostri sacri della categoria: dalla Fiat Panda, alla Volkswagen up! fino alle non più giovani ma sempre valide tre gemelline franco-nipponiche: Citroën C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo. Lo stile è fresco, piacevole, meno eccessivo delle ultime Hyundai e con un posteriore che ricorda (guarda caso) quel piccolo genio della prima Toyota Yaris e nel montante la primissima Mercedes Classe A . Basta sedersi al posto guida per capire che il chaebol coreano ha centrato l'obiettivo. Lo spazio è abbondante in ogni direzione.
Nessuna gomitata con il passeggero, e anche sopra la pedaliera dove le concorrenti soprattutto italiane non eccellono, nessuna sensazione di costrizione per gambe e piedi. E sopra la testa e dietro l'abitabilità è ai vertici.

La plancia è ordinata, ergonomicamente rigorosa e non priva di un certo brio e di simpatia grazie alla fascia colorata abbinata alla tinta carrozzeria. I materiali sono rigidi ed economici, ma dissimulano bene la loro natura con un trattamento superficiale gradevole. Peccato per l'accoppiamento tra il panello porta in plastica (sempr dura) e la parte superiore nella della plancia che differiscono per finitura e colore. La robustezza e l'assenza di rumorini sono tedesche. E la vettura è molto sileziosa.

Due i motori disponibili, tutti a benzina come si conviene in questo segmento: il rinnovato tre cilindri da un litro di cilindrata e 66 cavalli e il noto 4 cilindri 1.2 litri da 87 cavalli. I due motori mostrano un temperamento decisamante tranquillo e senza pretese, ma lo sprint per lottare la giungla urbana c'è.

Ok la stabilità e tenuta di strada, la frenata pronta e lo sterzo ha una giusta impostazione cittadina. Comodi i sedili. Peccato per la regolazione a leva dell'inclinazione dello schienale, accettabile (ma nulla di più) su una vettura come la i10 ma inammissibile nelle categorie superiori che invece vedo un ritorno di questa terrificante soluzione. I prezzi partono da 9.850 euro. Tre gli allestimenti: Classic, Comfort e Style che comportano un sovrapprezzo a step di 1.500 euro. L'intermedio (11.350 euro) è quello su cui puntare, visto che ha una dotazione che comprende l'indispensabile climatizzatore manuale e almeno la radio con Usb e Mp3 comoda da usare nella sua essenzialità. Oltre a un po' di cosucce carine come gli alzacristalli elettrici posteriori e agli specchietti riscaldabili e regolabili elettricamente, la Style in più vanta anche il Bluetooth e soprattutto i fendinebbia, ma si sfiorano i 13mila euro di partenza. I prezzi"coreani" sono dunque un lontano ricordo e il listino ora riflette il valore della vettura che a parte lo scarno allestimento base mostra punti interessanti come, per esempio i quattro freni a disco il citato e moderno tre cilindri e i sei airbag . Il 6 novembre partono le prevendite e la disponibilità in volumi avverrà da gennaio. Per il lancio è prevista un'edizione speciale, battezzata Login che sulla base della Comfort (11.350 euro) aggiunge (gratis) 600 euro di accessori tra qui il Bluetooth, i comandi audio al volante. Disponibile, infine, anche il cambio automatico (1.000 euro), una variante (BlueDrive) con accorgimenti per ridurre i consumi e l'alimentazione GPL con kit montato in fabbrica e questa è di certo l'arma segreta della i10 atto secondo.

La carta d'identità della Hyndai i10

Design più moderno e meccanica efficiente

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