La Leon, la più sportiva vettura di casa Seat, cede ai richiami del momento e si evolve anche in una versione station wagon. Come altre analoghe Seat si chiama St e si pone nel settore delle proposte di taglia media che, per altro, è molto frequentato e in cui se la deve vedere anche con analoghi modelli del gruppo Volkswagen, come la Golf piuttosto che la Skoda Octavia. Come queste ultime, anche la Leon St si basa sul pianale modulare sviluppato dal gruppo tedesco e utilizza motori e trasmissioni che impiegano anche le consanguinee, dalle quali però si distingue per la personalità d'intonazione più dinamica impressa dalla specifica definizione della parte posteriore della carrozzeria.
Dà slancio alla linea, ma non impone rinunce sulle possibilità di carico, che sono notevoli per una vettura lunga 4,54 m (ovvero, 27 cm in più della berlina) poiché spaziano da ben 587 a 1.470 litri. Se poi s'aggiunge che ribaltando in avanti lo schienale del sedile anteriore destro si ottiene un piano d'appoggio di 2,67 m, che la soglia d'accesso è bassa, che il varco che crea l'apertura del portellone è alto un metro e che, inoltre, si può contare su scomparti, doppio fondo e comandi per ribaltare la selleria posteriore da questa zona ci si trova di fronte al fatto che la funzionalità non è stata sacrificata sull'altare del design della carrozzeria. Inoltre, la mutazione in station wagon è stata sviluppata badando anche all'efficienza generale, poiché secondo la casa spagnola la Leon St è la famigliare più leggera del settore.
Il suo avvento, inoltre, porta tra le Seat alcune tecnologie hi-tech: le sospensioni a controllo elettronico settabili in 4 modalità, il cruise control adattivo che include anche il sistema di frenata d'emergenza in città attivo da 5 a 30 all'ora. Sono disponibili come optional al momento sulla più potente della gamma - la 2.0 Tdi Fr da 184 cv offerta sia con cambio manuale a 6 marce sia con il Dsg a doppia frizione a con analogo numero di rapporti – e prestissimo lo saranno anche per la berlina 5 porte e la coupé a 3 porte. Va ancora aggiunto che, presto, la Leon St sarà offerta anche nella versione 1.4 Tgi a metano da 110 cv, nella variante eco-amichevole Ecomotive della 1.6 Tdi sempre con 110 cv e, con alcuni motori, anche in quella 4-Drive a trazione integrale. Intanto la famiglia, proposta a prezzi che vanno da 18.780 a 28.150 Euro – si articola in versioni che si declinano negli allestimenti Reference, Style e Fr e che sono tutte spinte da motori turbo e a iniezione diretta. Si tratta di quelli a benzina di 1,2 litri da 86 e 122 cv nonché di 1,4 litri con 122 cv, oltre che dei turbodiesel di 1,6 litri con 105 cv e di 2 litri con potenze di 150 e, come accennato, 184 cv.
Dotata del sistema Drive Profile – che setta le sospensioni attive e lo sterzo ad azione progressiva offerto come optional in abbinamento con le prime, oltre che la risposta del motore e del cambio a doppia frizione nelle modalità Sport, Confort, Eco e Individual - la 2.0 Tdi Fr da 184 cv con cambio Dsg (226 all'ora, 0-100 orari in 7"8, 21,3 km/l) alla prova dei fatti mette in campo una forma atletica di tutto rispetto, rivelandosi assai istintiva da guidare in ogni frangente. Il rendimento del motore, infatti, è sempre all'altezza delle attese – peccato però che come su tutte le altre consanguinee del gruppo Volkswagen a volte tradisca la sua attività con una tonalità avvertibile – sia quando si viaggia in souplesse sia quando si guida più spigliatamente. Il comportamento, dal canto suo, completa il quadro sia con l'elevata tenuta di strada e l'agilità sia con l'affidabilità.
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