Motori24

Comprare l'auto all'estero, dove si fa l'affare? Italia e…

  • Abbonati
  • Accedi
MERCATO

Comprare l'auto all'estero, dove si fa l'affare? Italia e Germania a confronto

  • –di Gianni Rusconi



Quanto è differente il mercato italiano dell'auto da quello tedesco? Parecchio. Fino al punto che, con alcune eccezioni, le vetture più bistrattate in Germania sono alcuni dei modelli più venduti nel Belpaese. Lo dice un'analisi di Dat-Italia, storica azienda veronese specializzata in materia di listini, valutazione delle auto di seconda mano e costi di ripristino in officina. Le dinamiche dei due mercati, spiega la società in una nota, vanno però intese rispetto ad alcune specificità proprie dei due Paesi, a cominciare dall'incidenza dell'Iva sul prezzo di vendita (del 19% in Germania e del 21% in Italia le percentuali considerate sui listini del nuovo al momento dell'indagine).


La Fiat Qubo segna una prima diversità in quanto mostra una differenza apprezzabile nelle svalutazioni, e precisamente pari al 5,4%; la Ford C-Max nuova, invece, evidenzia variazioni a listino importanti, dovute però a una dotazione di accessori di serie più ricca in Germania che Italia, a parità di denominazione commerciale. Salendo di gamma e di segmento, le differenze si fanno più marcate. E la Bmw X3 riflette questa tendenza: in Italia parte da un prezzo di listino più alto e poi segue una svalutazione più accentuata rispetto alla Germania, arrivando dopo meno di due anni ad avere un residuo (calcolato sulla base di una prima immatricolazione risalente al primo gennaio 2012) inferiore e precisamente di 26.870 euro contro 28.250. La Mercedes Classe-C Coupe presenta invece un andamento parallelo per il periodo considerato, con quotazioni per l'usato che si discostano del 6,6% e sono imputabili ad una maggiorazione di base del listino italiano nell'ordine del 7% (41.200 rispetto a 38.200 euro). Sempre parlando della casa della stella a tre punte, spicca il diverso comportamente della classe B: i listini fra Italia e Germania sono molto simili mentre il valore sul mercato nostrano dopo circa 20 mesi di vita è inferiore del 4,8%.

Emblematico, nell'ambito della valutazione delle auto italiane fuori confine, il caso della Fiat 500 Cabrio, una delle city car più ambite in ambito nazionale: in Germania è proposta con gli stessi allestimenti e con una leggera differenza di prezzo al ribasso (19.200 contro 20mila euro). Più sensibile è invece la differenza in termini di residuo: la ricompensa in Italia è pari al 68,5% (13.700 euro) mentre scende al 64% oltre confine, dove si può acquistare con 12.300 euro.

Altre vetture di casa Fiat, per contro, risultano essere più apprezzate in Germania, ed è il caso della Lancia Musa. Fuori confine la compatta di lusso conserva un valore residuo del 59%, mentre in Italia lo stesso scende al 50% (10mila euro contro 9.200 la quotazione dell'usato rilevata da Dat). Va però anche detto che la stessa vettura, il cui ultimo listino (18.450 euro per il nuovo) risale a maggio 2012, è disponibile come km zero con il 35% di sconto e tali azioni di "remarketing" si ripercuotono sul mercato dell'usato.

Tornando infine ai marchi stranieri, il crossover Nissan Qashqai è l'auto testimonial di un fenomeno divenuto ormai tendenza o quasi. Si tratta infatti di un modello che gode di un notevole successo in Italia, grazie alla sua elevata reperibilità come usato e soprattutto come veicolo semestrale e km zero, che però perde per strada in meno di due anni il 37% del suo valore, arrivando a una quotazione di circa 13.400 euro rispetto agli oltre 21.200 euro del prezzo di listino del nuovo. Il nuovo modello che incombe, sottolinea Dat, inficia sicuramente parecchio sulla valutazione dell'usato, confermando il teorema che vede (spesso) i modelli che vanno per la maggiore essere soggetti a svalutazioni particolarmente repentine.

Analisi comparativa dei prezzi di listino nuovo ed usato tra Italia e Germania per le auto più vendute in Italia nel 2012

© Riproduzione riservata