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Michael Schumacher, il pilota più grande di tutti i tempi

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Michael Schumacher, il pilota più grande di tutti i tempi

La vita di Michael Schumacher, 44 anni il 3 gennaio prossimo, è appesa ad un filo. La rovinosa caduta sugli sci di domenica scorsa mette, infatti, in serio pericolo la sopravvivenza del più grande pilota di tutti i tempi: sette volte vincitore del titolo di Formula Uno, cinque con la "nazionale rossa" la Ferrari, 2 con la Benetton di Flavio Briatore e 91 vittorie su 308 GP disputati, 179 dei quali con la Ferrari in compressive 19 stagioni in F.1 le ultime tre al volante di un Mercedes che però gli hanno regalato solo una pole a Montecarlo delle 68 ottenute in totale e un terzo posto a Valencia nel sua ultimo campionato disputato, quello del 2012. Una vita quella del campione tedesco vissuta sempre a tutto gas. Fin da piccolo si avvicina al mondo delle competizioni motoristiche sfruttando la pista di kart gestita dalla sua famiglia a Kerpen e debutta nelle gare internazionali solo nel 1984, a quindici anni, per partecipare alla Coppa del Mondo nella classe 100 Junior. Michael continua a guidare i kart fino al 1988, vincendo relativamente poco. La grinta e l'abilità lo portano però nelle varie formule minori: trionfa al debutto in Formula Konig a Hockenheim e si aggiudica nove corse su dieci, partecipando anche agli eventi della Formula Ford, chiudendo sesto in Campionato. Nel 1989 è secondo nella Formula 3 tedesca e l'anno successivo, quando si piazza in testa nella stessa serie, inizia a duellare con Mika Hakkinen, che incontrerà nuovamente in F. 1. Il 1991 è l'anno del grande debutto nella massima serie. Michael, però, è impegnato già nel Mondiale Sport con la Mercedes: partecipa infatti alla 24 Ore di Le Mans e giunge quarto dividendo la vettura, una C11 turbo, con Wendlinger e Kreutzpointner. Poi accade che Bertrand Gachot, pilota ufficiale della Jordan, viene arrestato dopo una furiosa lite con un tassista proprio quando incombe il Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps. Eddie Jordan è alla ricerca di un sostituto e gli occhi gli cadono proprio sul giovane Schumacher: Michael ha 22 anni e gli addetti ai lavori ne parlano già con immensa stima. Dunque è il caso di tentare e coinvolgerlo. Così il tedesco è sottoposto ad un test rapido ma incoraggiante a Silverstone ed ottiene il sedile al fianco di Andrea De Cesaris. Subito Michael sigla il settimo posto in qualifica e lancia un segnale preciso a tutto il mondo della Formula 1. La sua gara, però, dura pochissimo, il tempo di bruciare la frizione in partenza e parcheggiare la vettura. Flavio Briatore, che osserva, calcola ed agisce, propone a Schumacher la chance della Benetton. Il tedesco firma e si ritrova in veste di pilota ufficiale al posto di Moreno, nelle cinque gare restanti della stagione, con un contratto in tasca anche per l'anno successivo. In totale segna 4 punti, ma inizia ad entrare in pieno nell'ambiente della Formula 1. Nel 1992 batte nettamente il suo compagno di squadra Martin Brundle e si aggiudica il suo primo successo: a Spa-Francorchamps, infatti, sul bagnato, Michael sfoggia una sicurezza unica e va a centrare il gradino più alto del podio, beffando le imprendibili Williams di Nigel Mansell, già iridato, e Riccardo Patrese. Ma è anche l'anno dei dissidi con Ayton Senna: a Magny-Cours, Shumi tampona la McLaren del brasiliano al tornante Adelaide. Le telecamere, successivamente, mostrano Senna parlare duramente a Schumacher sotto gli occhi di Briatore. La seconda vittoria giunge al tracciato portoghese di Estoril: è l'unica nella stagione 1993 in cui il tedesco totalizza 52 punti agguantando il podio in ben nove occasioni. Michael è quarto in Classifica e i progressi effettuati sono notevoli: così squadra e pilota iniziano a punta al mondiale. I primi Gran Premi del 1994 vivono all'insegna del duello con Senna: Ayrton, sempre in pole, non riesce a concretizzare in gara il risultato sperato e viene battuto dall'arrembante Schumacher. Poi la tragedia di Imola e la morte di Senna aprono la strada alla conquista del titolo del tedesco. Ma il mondiale di decide all'ultima gara in un serrate duello con Damon Hill. Schumacher diventa il primo tedesco a conquistare il titolo di Campione del mondo in Formula Uno. Nel 1995 Michael Schumacher migliora ulteriormente: totalizza 102 punti contro i 92 dell'anno precedente, vince una gara in più, sale una volta in più sul podio, ma sigla tre pole in meno. Vince così il secondo titolo iridato. Nello stesso anno, però, Schumacher si impone una svolta sia tecnica, passando alla Ferrari con chiaro obiettivo di riportare deciso a riportare il Cavallino Rampante al successo, ma anche personale con il matrimonio don Corinna celebrato nell'agosto del 1995. La carriera di Schumi sulla "rossa" comincia male, fra grandi delusioni, ma il tedesco non molla e la Ferrari neppure. Il punto più basso dell'autostima del pilota tedesco è nell'estate del 1999. Avrebbe dovuto partecipare al Centenario della Fiat a Torino dove l'aspettava uno dei suoi più illustri estimatori, l'Avvocato Agnelli, ma un incidente a Silverstone che gli costò la frattura di tibia e perone e quattro mesi di assenza dai circuiti. Il titolo tanto atteso arriva l'anno dopo nel 2000. La Rossa non vinceva con un suo pilota dal lontanissimo 1979, con Jody Scheckter. Dopo tanta attesa inizia la nuova era, l'era di Michael Schumacher. Nel 2001, infatti, totalizza 123 punti, 11 pole e 9 vittorie. Ma nel 2002 Michael fa ancora meglio. Vince 11 gare su 17 e sale sempre sul podio. E poi rivince nel 2003 e nel 2004 sempre con la Ferrari. Poi i primi segni di cedimenti, complice una vettura non più all'altezza della situazione, ma anche nuovi piloti in arrembante ascesa come Kimi Raikkonen che lo sostituirà alla guida della Ferrari. Non altrettanto fortunate il ritorno in F.1 di Schumacher con la Mercedes. A caccia, forse, di rivincite con chi lo ha costretto di fatto al ritiro, il tedesco accetta la sfida del suo primo sporsor la Casa tedesca, ma non riesce a vincere un GP e, dunque, mestamente deve chiudere la sua carriera di pilota alla fine del 2012. Ma resta uomo immagine della Casa della "stella": proprio nei giorni scorsi proprio Schumacher è stato il primo tester della nuova Classe C e le sue impressioni sono state raccolte in un video. Adesso il mondo è tutto col fiato sospeso per la più grande delle imprese che il campione tedesco proverà a conquistare, quella della vita...
(C.Ca.)

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