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Mercedes Classe C, baby ammiraglia

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MADE IN GERMANY

Mercedes Classe C, baby ammiraglia

  • –di Massimo Mambretti

Prima che da altre parti, la nuova classe C ha mosso i primi passi in Italia anche per onorare il fatto che molte delle sue componenti arrivano da aziende del Bel Paese, leader nei rispettivi settori. Come il Fontana Group che realizza alcune parti in alluminio della carrozzeria, la Ma Automotive che produce elementi in composito per la scocca, la Brembo che ha sviluppato dischi freno light e la Miko, che fornisce la microfibra per la tappezzeria.

Concettualmente una classe S in scala ridotta, la nuova classe C è al momento proposta nella gamma descritta a lato, ma nelle prossime settimane arriveranno anche altre versioni, anch'esse spinte da motori sovralimentati a iniezione diretta e proposte negli allestimenti Executive, Sport, Exclusive e Premium. Sono la 250 di 2 litri con 211 cv da 43.228 euro e le turbodiesel BlueTec 180 e 200, spinte dall'unità di 1,6 litri con 116 e 136 cv, nonché la 300 Hybrid (equipaggiata con il turbodiesel da 204 cv e un'unità elettrica da 27 cv) in vendita a 48.207 euro.
Tra le versioni che saranno più gettonate c'è la 220 BlueTec Automatic, che impiega la versione meno potente del turbodiesel di 2,1 litri da 170 cv abbinata all'ultima evoluzione del cambio automatico a 7 rapporti 7G Tronic che, così, si trasforma in Plus. L'accoppiata, in partenza, soddisfa soprattutto per la fluidità dell'erogazione senza impressionare per quel che concerne la vivacità del temperamento, tuttavia tra le novità che porta con sé la nuova classe C, introducendole nel contempo anche in casa Mercedes, c'è anche l'Agility Select. Agendo su risposta del motore, del cambio automatico se montato, sterzo, sistemi di gestione del dinamismo e altro ancora permette d'impostare varie configurazioni vettura – Comfort, Eco, Sport, Sport+ e Individual – che generano personalità differenti, che sconfinano sino alla più pimpante con la quale la 220 BlueTec diventa briosa sino a soddisfare il piacere della guida, ma senza imporre sacrifici sull'altare del confort.

La vettura esibisce doti di alto livello tanto per la capacità delle sospensioni di assorbire le asperità della strada anche con l'assetto ribassato di 15 mm dell'esemplare provato – tra i i settaggi ci sono anche il Comfort e lo sportivo ribassato di 15 mm, mentre a richiesta ci sono le sospensioni pneumatiche a gestione elettronica – quanto per la silenziosità riscontrabile nell'abitacolo. L'ambiente, adeguatamente spazioso anche posteriormente, è di aspetto raffinatamente sportivo e frutto, anch'esso, del Made in Italy sebbene, in questo caso, quello legato allo stile, poiché ideato dall'Advanced Design Studio Mercedes di Como. Nell'ambiente, celato sotto una livrea che trae ispirazione da quella della classe S e che si pone come punto di riferimento del settore a livello d'aerodinamica, spicca una maggiore attenzione per la qualità dei materiali nella zona del campo visivo, ma il risultato è ugualmente accattivante nonché hi-tech, grazie sia al display (da 7" o 8"4) del sistema d'infotainment, integrabile dall'interfaccia CarPlay di Apple, sia all'utile Head Up Display (optional) che debutta con la classe C in casa Mercedes. Al pari dell'evoluzione di molti dispositivi d'ausilio alla guida e di sicurezza interconnessi dall'Intelligent Drive.

Comoda, piacevole da "abitare" e istintiva da guidare in ogni situazione, grazie anche alle mutazioni di personalità che può imprimere l'Agility Select, la 220 BlueTec mette anche in campo un comportamento di prim'ordine, che in parte deve anche all'ottimo peso forma inferiore anche di 100 kg rispetto alla raffrontabile versione della generazione precedente. La forma atletica è frutto non solo del rigore dell'assetto, ma anche della notevole agilità impressoa tanto dalla corporatura leggera quanto dalle qualità dello sterzo. Un insieme di fattori che, alla fine, rende la guida assai istintiva e all'occorrenza gradevole.

Classe C: la baby-ammiraglia Mercedes dalla A alla Z

La carta d'identità

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