Motori24

L'alternativa elettrica irrompe sul mercato

  • Abbonati
  • Accedi
NEL MONDO DEGLI SCOOTER

L'alternativa elettrica irrompe sul mercato

  • –di Adriano Moraglio

Oltre 50mila e-bike vendute nel 2013, quando erano state 46mila nel 2012 e 42mila nel 2011. Dati semplici, essenziali - diffusi da Confindustria Ancma – che mostrano un crescente interesse per quella che è anche chiamata la bicicletta a pedalata assistita. Veicoli che per essere considerati e-bike devono rispettare le seguenti caratteristiche: avere un motore elettrico di 250 watt di potenza, non avere acceleratore, assistere il ciclista mentre pedala ma disinserirsi nel momento in cui l'utilizzatore interrompa la pedalata o raggiunga i 25 km/h.
In circolazione, specie al Centro-Sud, e in vendita, si vedono "due ruote" che non possono essere catalogate come e-bike proprio perché non rispettano tali caratteristiche. La qual cosa le rende «veicoli non in regola con il Codice della strada con tutte le sanzioni per questo previste». Insomma, stratagemmi illegali, per giustificare l'esistenza di motorini a tutti gli effetti ma condotti senza targa, stop, frecce, specchietti, casco da moto, assicurazione e patentino.
Spiega Piero Nigrelli, direttore del Settore ciclo di Ancma: «Le e-bike, Electric pedal assisted cycle (Epac), sono un mercato in crescita e in espansione anche in Europa. Le bici Epac (l'Italia deteneva nel 2012 un quota del 5% nell'Ue a 27) sono un prodotto ancora a misura di ciclista che però con la fatica del pedalare, per così dire, ha rotto un legame stretto. Un ciclista, cioè, che pedala ancora ma fa pochissima fatica. Tutto ciò apre un mondo ai non-ciclisti (che pure amerebbero farsi una passeggiata in bici) e ai ciclisti ormai di una certa età che vedono allungarsi le loro stagioni cicloturistiche».

© Riproduzione riservata