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Auto, lo sapevate che…? Oggi con il Sole la guida «La Mia…

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Auto, lo sapevate che…? Oggi con il Sole la guida «La Mia auto»

  • –di Maurizio Caprino

…i Tutor presenti su una stessa strada non possono essere contemporaneamente tutti accesi
Se fossero accesi tutti, chi supera il limite di velocità sull'intero tratto sotto controllo (che normalmente è suddiviso in tante sezioni quanti sono gli svincoli) riceverebbe tante multe quante sono le sezioni e potrebbe così argomentare di aver commesso un'unica infrazione perché in realtà è stato sottoposto a un unico controllo, sia pure prolungato e continuato. Più precisamente, si potrebbe obiettare di aver commesso più infrazioni con una stessa azione, cosa che dà diritto a uno "sconto": il prefetto può decidere di applicare l'importo della sanzione più pesante aumentato sino al triplo, quindi potrebbe per esempio far pagare solo il doppio.
Se invece si tengono accese sezioni non contigue (anche una sì e una no), la polizia può dimostrare di aver messo in atto più controlli separati, ai quali corrispondono altrettante infrazioni. Un po' come succedeva anche quando c'erano solo gli autovelox, tanto che i giudici hanno sempre riconosciuto la pluralità di violazioni, confermando che ciascun verbale andava pagato.

…un bus ha la stessa copertura assicurativa minima imposta a un semplice motorino
Sembra incredibile, ma è così: le norme italiane, che recepiscono pari pari i minimi stabiliti dalla Ue, si limitano a stabilire che ogni veicolo deve avere un'assicurazione Rc auto che copra danni per almeno 5 milioni di euro (questa somma viene tecnicamente chiamata "massimale minimo"). Indipendentemente che sia un bus che può trasportare 60 persone o un vecchio motorino su cui può prendere posto solo il conducente.
Il problema è emerso tragicamente il 28 luglio 2013, quando un guard-rail dell'autostrada A16 Napoli-Bari non ha trattenuto un bus con una cinquantina di persone a bordo e ci sono stati 40 morti (gli altri sono rimasti feriti anche gravemente). Il bus era coperto solo per il massimale minimo e 5 milioni sono chiaramente insufficienti per indennizzare la perdita di tante vite umane e lesioni così gravi. Per questo, a dicembre 2013 il decreto Destinazione Italia ha previsto un raddoppio del massimale (a 10 milioni) per i bus. Ma la norma è decaduta, perché conteneva anche altre novità sulla Rc auto molto contestate da varie categorie. Dunque, al momento, il massimale minimo resta uguale per tutti.

…per una riparazione in garanzia vi possono montare sull'auto anche ricambi "usati"
In realtà, riguardo ai ricambi, esiste usato e usato. Quello che si può montare è il rigenerato, che in realtà è riconosciuto pari al nuovo. Infatti, si tratta di pezzi che – quando si rompono o giungono comunque al termine della loro vita utile - vengono rimandati al costruttore (o a un operatore altamente specializzato) e sottoposti a un totale ricondizionamento. L'operazione non ha alcuna controindicazione dal punto di vista tecnico ed è conveniente dal punto di vista economico perché grossomodo come lavorazione equivale alla costruzione di un pezzo nuovo, ma risparmiando il costo della materia prima (che per la maggior parte è quella appartenente al vecchio pezzo).
Attenzione, però: chi è fuori garanzia e quindi deve far effettuare la riparazione a sue spese deve comunque valutare caso per caso la convenienza dei ricambi rigenerati. A volte, infatti, il risparmio sul prezzo d'acquisto è minimo. Inoltre, a volte la disponibilità dei rigenerati è taciuta dal riparatore ed è consigliabile chiedere espressamente anche un preventivo che consideri il loro impiego.

…nessun comparatore assicurativo dice tutta la verità
I problemi sono due: o i prezzi pubblicati non coincidono con quelli che poi vengono effettivamente praticati oppure le compagnie considerate non rappresentano tutto il mercato. Il primo caso è quello del comparatore ufficiale di Stato, www.tuopreventivatore.it, curato da Ivass e ministero dello Sviluppo economico: le tariffe riportate sono suscettibili di variazioni in funzione delle politiche commerciali delle compagnie (sconti particolari) e di parametri di personalizzazione che questo comparatore non riesce a considerare, dovendo tener conto delle offerte di tutte le compagnie, che sono molto variegate. Il secondo problema capita con i comparatori privati, che hanno convenzioni con un numero ristretto di compagnie e possono avere l'interesse a piazzare solo i prodotti di queste assicurazioni, di cui sono di fatto intermediari (anche se questo non è reso molto visibile al consumatore).
Alla fine, conviene comunque partire dal preventivatore Ivass, per capire almeno quali compagnie sono teoricamente convenienti per il proprio profilo di rischio. Individuate queste compagnie, si può interpellarle per conoscere eventuali sconti e personalizzazioni.

…il cambio di residenza non risulta più sulla patente
Da febbraio 2013 chi registra all'Anagrafe il cambio di residenza non riceve più dalla Motorizzazione la "pecetta" adesiva col nuovo indirizzo, da applicare sulla patente: non è un disguido burocratico, ma la traduzione pratica del fatto che ora non è più necessario che la patente riporti la residenza del suo titolare. Infatti, le nuove licenze di guida stampate da febbraio 2013 non prevedono proprio più lo spazio per la residenza, in conformità con le ultima direttive europee.
Questa è una semplificazione che non ha particolari ripercussioni negative: anche senza la residenza, la patente resta un documento di riconoscimento. Le voci secondo cui non lo sarebbe più sono da smentire.

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