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C Evolution, la prova del primo maxiscooter elettrico Bmw

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MOBILITÀ SOSTENIBILE

C Evolution, la prova del primo maxiscooter elettrico Bmw

  • –di Leslie Scazzola

Barcellona – Bmw presenta il C evolution, il primo maxiscooter elettrico della sua storia in arrivo in questi giorni presso la concessionarie del Marchio tedesco. Un strategia, quella della mobilità "green", già avviata con la recente commercializzazione della vettura i3, la prima auto elettrica di Bmw che presto verrà affiancata dalla ibrida plug-in sportiva i8. Lo scooter C evolution rappresenta un progetto nato dallo stesso sviluppo portato avanti per le auto, tanto da condividere le stesse batterie (3 moduli al posto degli 8 totali della i3) agli ioni di Litio da 8 kW e l'impostazione da veicolo lussuoso ed esclusivo pensato per muoversi nel traffico urbano. Capace di 100 km di autonomia, e dotato di ben 4 differenti mappature selezionabili, il C evolution costa caro, ben 15.750 euro chiavi in mano. Un prezzo certamente elevato, se rapportato alla concorrenza dei maxiscooter endotermici, anche se bisogna mettere in preventivo le spese di gestione agevolate dalla normativa vigente in molte regioni italiane (esenzione dal bollo per 5 anni e costi assicurativi ridotti) e l'abbattimento totale dei costi per "fare il pieno", quantificabili in circa 1 euro per una ricarica completa.

A queste argomentazioni si aggiungono oggi gli incentivi statali avviati dal Governo, che possono far risparmiare (fino ad esaurimento della cifra stanziata) oltre 2.000 euro sul prezzo d'acquisto. Basterà? Di sicuro il C evolution non si fa mancare nulla, sia in termini di piacere di guida che sul fronte delle prestazioni assolute, alle quali vanno certamente ad aggiungersi la dotazione completa di Abs e controllo dello slittamento della ruota motrice e le finiture in linea con il blasone della Casa. L'abbiamo provato sulle strade trafficate di Barcellona, ricavandone impressioni a dir poco entusiastiche.

In sella al Bmw C evolution: prestazioni sportive e grande divertimento
Per apprezzare a fondo le doti del nuovo maxiscooter elettrico Bmw bisogna anzitutto resettare il cervello circa le esperienze maturate con diversi altri veicoli a due ruote elettrici. Una gestione del comando del gas esemplare (priva dell'effetto "on-off" tipica di molte altre realizzazioni) e una maneggevolezza assoluta sono le prime sensazioni registrate non appena si sale in sella e si parte. Il peso è elevato, ma 265 kg di massa totale sono ottimamente distribuiti grazie alla sistemazione sotto al pianale delle batterie, con il risultato di un baricentro basso e doti di manovrabilità esemplari. La ciclistica non prevede un telaio "classico", con la funzione portante affidata all'involucro in alluminio contenente le batterie, vincolato al quale trovano posto il fulcro di sterzo e il forcellone monobraccio oscillante, anch'esso in lega leggera.

Lo scatto da fermo è buono ma non dirompente: la potenza è distribuita con linearità, e nel traffico ci si muove con estrema disinvoltura. Il motore elettrico è di tipo sincrono a tensione permanente, con raffreddato a liquido. Accreditato di 35 kW di potenza massima (47,5 cv) e 72 Nm di coppia, questo propulsore vanta 4 modalità di guida differenti selezionabili grazie ad un pulsante posto sul manubrio destro: Eco Pro, Road, Sail e Dynamic variano essenzialmente per la gestione dell'accelerazione e del recupero dell'energia in frenata, soluzione quest'ultima che nella guida propone un effetto del tutto simile a quello di un (invadente) freno motore. I primi chilometri li affrontiamo in modalità Eco, la più parsimoniosa in termini di consumo di energia, e subito apprezziamo la grande fluidità di marcia. Del tutto assimilabile a quella di uno scooter tradizionale, la guida è intuitiva e dinamica, con la sola eccezione del sistema di recupero dell'energia che ad ogni chiusura dell'acceleratore propone un marcato effetto di rallentamento. Bisogna "assimilarlo" ma non è difficile da interpretare, anche se, all'occorrenza o magari per sfruttare la scorrevolezza affrontando i tratti in discesa, la mappatura Sail propone un deciso smorzamento di questo effetto.

La taratura elettronica Eco Pro propone una potenza limitata, l'ideale per muoversi in sintonia con il traffico più congestionato. Dopo pochi chilometri impostiamo la Dynamic, facendo subito la conoscenza della vera essenza del C evolution: confermando uno scatto da fermo non eccezionale, un istante dopo il maxiscooter Bmw si produce in un'accelerazione incredibile, capace letteralmente di ridicolizzare gran parte degli scooter tradizionali. Basta ruotare il gas per prodursi in riprese fulminee, istantanee, con il supporto di una trasmissione a cinghia (esente da manutenzione) perfettamente efficiente e capace di distribuire la potenza senza strappi o sussulti. La velocità massima autolimitata di 120 km/h si raggiunge in uno spazio brevissimo, mostrandosi limitante solo nei brevi tratti autostradali affrontati durante il test. La scelta va incontro ad un preciso orientamento rivolto all'autonomia, che si propone di assicurare almeno 100 km di percorrenza.

Nato per muoversi essenzialmente nel traffico, il C evolution vanta anche un pratico sistema di controllo dello slittamento della ruota motrice (Tca), in grado di assicurare la corretta trazione in caso di fondo scivoloso o nelle accelerazioni più rapide passando su strisce pedonali e segnaletica orizzontale. La guida dell'Elettrico Bmw è divertente, quasi sportiva, con il piacevole supporto di un sibilo proveniente dal propulsore che aumenta parallelamente alla velocità, senza però mai diventare invadente. Se è vero che il tema dell'eco-compatibilità è di tendenza, l'elettrico Bmw punta ad interpretare questo concetto aggiungendo doti dinamiche di assoluto livello, come testimoniato dalla rapidità con la quale si lascia condurre in piega e dalla precisione mostrata anche sugli avvallamenti affrontati a tutto gas. L'unico limite in questo senso deriva dal sistema Abs, che per effetto dell'esuberante "freno motore" arriva spesso ad intervenire con largo anticipo sulla ruota motrice quando si cerca di sfruttare l'ottimo potenziale dell'impianto frenante. Nulla di grave, ma un intervento meno invasivo dell'antibloccaggio sarebbe auspicabile.

100 km a tutto gas
Il pacco batterie raffreddato ad aria prevede 3 moduli per 12 celle totali da 60 Ah, con una capacità complessiva di 8 Kwh. I tempi di ricarica si attestano a 4 ore per "fare il pieno" tramite una comune rete domestica (220V/12A) ma scendono a 3 ora con una dotazione da 16A. In poco più di 2 ore si ottiene una carica pari a circa l'80%. Il cavo di collegamento è riposto in uno dei due pratici scomparti posizionati nel retroscudo. Durante il test, abbiamo percorso 78 km totali, con continue soste e ripartenze a tutto gas e un breve tratto autostradale, riconsegnando il veicolo con ancora il 38% di carica: ci sentiamo di dire che un impiego meno gravoso, come potrebbe essere quello del classico itinerario casa-ufficio, dovrebbe senza dubbio consentire di superare agevolmente i 100 chilometri di autonomia promessi.

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