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A Villa d'Este le auto d'epoca (e non solo) sono da sogno

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ELEGANZA

A Villa d'Este le auto d'epoca (e non solo) sono da sogno

  • –di Stefano Biolchini

Cernobbio. Cromature impeccabili, carrozzerie perfettamente incerate, motori rombanti e su tutto le linee intramontabili che hanno fatto la storia del design e non solo: accompagnate in sfilata da sinuose modelle le bellissime ammaliatrici del giorno erano però loro le auto d'epoca, di cui 51 in gara, sulla passerella del Concorso d'Eleganza al Villa d'Este, edizione 2014. Due le reginette assolute di questa edizione sulle rive del Lago di Como patrocinata da BMW Group: una in concorso, la vincitrice della Coppa d'oro, ovvero la bellissima spider Alfa Romeo 6C, 1750 GS, del 1931, carrozzeria Zagato/Aprile e l'altra, ovviamente fuori concorso, ma ugualmente applauditissima, la concept car Mini Superleggera.

La vincitrice votata dal pubblico fin dal 1931 era considerata un vero gioiello, un purosangue con già all'attivo diversi successi nella Mille Miglia. Con questo esemplare con motore sovralimentato i suoi proprietari parteciparono a varie competizioni nazionali. Nel 1938 l'auto fu acquistata dalla Carrozzeria Aprile di Savona per 4.000 lire. Aprile equipaggiò la Spider con una speciale carrozzeria areodinamica disegnata da Mario Revelli de Beaumont. Acquistata dall'attuale proprietario, il pluripremiato Corrado Lopresto nel 2008, la vettura sportiva fu sottoposta a un meticoloso restauro che le ha permesso di riconquistare il favore del pubblico e di ricevere già diversi riconoscimenti nelle manifestazioni dedicate alle vetture d'epoca.

Tra le altre divine in sfilata la più antica è la Rolls-Royce Silver Ghost, con il numero di telaio 750 e struttura aperta "Roi des Belges" che fu di proprietà della famiglia Sword e che ora appartiene alla famiglia De Ferranti. Impeccabile nello stile british, anche la Rolls-Royce Wraith del 1938 che si segnala per per la particolarissima decorazione a reticolo delle porte posteriori (basket weave pattern) in avorio oltre alla speciale dotazione interna. E ancora la aristocratica Rolls-Royce Silver Cloud I, con una lunghezza complessiva di 538 cm e con una colorazione combinata di sabbia con una sfumatura zibellino. Completamente restaurata nel 2004 presenta la particolarità di essere perfettamente equipaggiata pe la battute di caccia con tanto di set di fucili lucidamente oliati. E ancora del 1936 la Lancia astura Type 233, una delle prime auto di lusso italiane. La cabriolet venne realizzata nel 1936 da Pinin Farina e disegnata da Marco Revelli de Beaumont.

A colpire prima di tutto il vero "marchio della fabbrica", ovvero i sottili listelli longitudinali - " a cascata" - al centro del cofano motore che proseguono sulla griglia del radiatore. A lei il premio per il miglior restauro. Poi la Bugatti Type 57 del 1937 e dello stesso anno la strepitosa Bmw 328. Tra le Ferrari si segnala la stupenda Ferrari 250 europa e la ferrari 250 Gt del 1960 con carrozzeria Pinin Farina. Del 1969 è la incredibile e spigolosa Fiat Abarth 2000 Scorpione che torna in Italia per la prima volta dal museo giapponese che la ospita dal 1977. Tra le Maserati si segnala la Maserati V4 Sport del 1929 di cui esiste oggi il solo esemplare in sfilata, equipaggiato Zagato. Del 1952 è invece la Jaguar XK, considerata fin dal debutto una delle auto più seducenti dell'epoca e qui presente nella versione con il cupolinop in plexiglas. Dicevamo infine dell'altra reginetta del giorno, la applauditissima Mini Superleggera alla sua prima mondiale al Concorso d'Eleganza Villa d'Este 2014.

Rive del lago scelte non a caso per questo debutto visto che la Mini Superleggera si caratterizza come un concept speciale in grado di coniugare il classico e il contemporaneo, all'insegna di un minimal che è mirabile sintesi dello stile inglese con quello italiano. Alla più classica costruzione made in Italy della carrozzeria e lavorazione a mano delle lamiere si unisce sia all'interno che all'esterno, una forma ridotta al massimo per ottenere una maggiore concentrazione sulla tipica esperienza di guida. Il tutto sulla scorta di materiali di altissima qualità, come pelle, alluminio e cromature nere che mettono in risalto la chiara estetica degli interni. Impossibile non innamorarsene, speriamo solo di non doverla attendere troppo!

Questi i premi della giuria
Coppa d'Oro Villa d'Este
Best of Show by Public Referendum at Villa d'Este
Alfa Romeo 6C 1750 GS (1931)

Trofeo FIVA
To the best preserved pre war-car
Rolls-Royce Silver Ghost (1908)

Trofeo ASI
To the best preserved post war-car
Hudson Italia Prototype H01 (1953)

Trofeo Automobile Club di Como
To the car driven from farthest away
Mercedes-Benz 300 SL (1958)

Trofeo BMW Group Classic
For the most sensitive restoration by the Jury
Lancia Astura Type 233 (1936)

Trofeo Rolls-Royce
To the most elegant Rolls-Royce by the Jury
Rolls-Royce Silver Cloud III (1963)

Trofeo Vranken Pommery
To the best iconic car by the Jury
Shelby American 427 Competition Cobra (1965)

Trofeo Foglizzo
The best interior design by the Jury
Mercedes-Benz 300 SL Alloy (1955)

Trofeo Roeckl
For the best overall appearance of car, driver and passenger by the Jury
Hispano Suiza H6 B (1922)

Trofeo Auto & Design
To the most exciting design by the Jury
Maserati A6GCS (1953)

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