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IMMATRICOLAZIONI

Il mercato dell'auto cresce in Europa. Ma l'Italia perde il 3,8 per cento

  • –di Augusto Grandi

L'eccezione, negativa, dell'Italia non blocca la crescita del mercato europeo dell'auto che, a maggio, ha messo a segno il nono aumento consecutivo, con 1.133.727 consegne ed un incremento del 4,3% nei Paesi dell'Unione europea e dell'Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera). «Ma il livello di crescita - sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – conferma il rallentamento del recupero in atto da settembre». Complessivamente, nei primi 5 mesi dell'anno, le immatricolazioni di nuove vetture salgono a 5.619.263, con un progresso del 6,6% «rispetto al livello, molto depresso, del 2013», aggiunge Quagliano.

Anche a maggio la crescita più rilevante, in termini percentuali, è stata registrata nei Paesi che non hanno adottato la moneta unica (+7,8%) mentre l'eurozona si accontenta di un incremento del 3,3%. E il presidente di Csp rileva che, nei Paesi dell'euro, sono quelli della fascia meridionale a far registrare i progressi più consistenti per recuperare gli efetti negativi «delle politiche di austerità imposte da Bruxelles»: la Grecia cresce del 42,3%, il Portogallo del 36,5%, Cipro del 24,2% e la Spagna del 18,9%. Unica eccezione, l'Italia, in flessione del 3,8%.
Per gli altri tre grandi mercati europei maggio porta ad una crescita del 5,2% in Germania, del 7,7% in Gran Bretagna e dello 0,3% in Francia. Al di fuori dell'eurozona i progressi maggiori si registrano in Romania (+46,1%), Lituania (+20,6%) e Ungheria (+14,6%). Ma l'unico Paese a registrare una flessione è la Bulgaria mentre nell'area euro sono 6 i mercati in calo.

Quanto ai costruttori, Volkswagen chiude maggio in crescita del 9,5% e, con una quota che sale dal 25,3 al 26,6%, si conferma saldamente al primo posto. Seguita dai francesi di Psa (+4,2% ed una quota del 10,8%) e Renault (+18,3% e la quota che sale al 9,1%). In flessione Gm (-7,1%), così come Ford (-2,8%) che precede Fca-Fiat (-2,9% ed una quota che scende dal 6,8 al 6,3%). Non ne approfitta Bmw che perde il 2,5% e conquista il 5,9% del mercato, avvicinata da Daimler che cresce del 3,9%. Tra le asiatiche il segno negativo compare solo per Hyundai (-2,9%) e Honda (-0,1%) mentre Nissan, Volvo, Jaguar Land Rover e Mitsubishi registrano progressi a due cifre.

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