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Auto aziendali, arriva la formula del car sharing

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NOLEGGIO

Auto aziendali, arriva la formula del car sharing

  • –di Francesca Milano

Arriva in Italia il corporate car sharing targato Alphabet e Bmw, che promette alle aziende di risparmiare sulle spese di viaggio e ai dipendenti di avere sempre veicoli a disposizione per trasferte di lavoro, spostamenti in città e viaggi privati. Già attivo in otto Paesi europei, il progetto Alphacity conta oggi 9mila utenti: in Italia potrebbe far gola alle imprese che vogliono rivedere la propria politica di mobilità, ma soprattutto all'89% dei dipendenti che non hanno diritto a un'auto aziendale.
Secondo i dati presentati dal presidente e amministratore delegato di Alphabet (azienda del gruppo bavarese specializzata in flotte), Andrea Cardinali, in Italia solo l'11% degli impiegati ha un'auto aziendale, contro il 33% dei quadri e il 74% dei dirigenti.

"Con Alphacity – spiega Cardinali – le aziende potranno mettere a disposizione di tutti i dipendenti una flotta di auto in condivisione abbattendo le spese per taxi, noleggi, rimborsi chilometrici e altri metodi di spostamento". Il car sharing aziendale, infatti, non è pensato per sostituire il noleggio delle flotte aziendali, ma per fornire un'alternativa alle attuali soluzioni utilizzate dai dipendenti per gli spostamenti lavorativi quotidiani.
> Il progetto Alphacity prevede l'uso di vetture premium Bmw e Mini, e a breve la gamma di modelli sarà ampliata con Mini Hatch e Mini 5 porte, la nuovissima Bmw Serie 2 Active Tourer e l'elettrica Bmw i3.
> Tutti i veicoli montano una tecnologia keyless sia per l'apertura/chiusura dell'auto che per l'accensione e lo spegnimento. "In questo modo – sottolinea Cardinali – tutti i dipendenti possono accedere all'auto utilizzando la propria membercard, senza bisogno di passarsi la chiave del veicolo condiviso". La tecnologia keyless, insieme alla piattaforma per la prenotazione dell'auto e al computer di bordo, permette anche di semplificare il lavoro del mobility manager, che avrà una reportistica completa sull'utilizzo dei veicoli in corporate sharing.

"In base ai singoli accordi aziendali – spiega Marco Girelli, direttore sales & marketing di Alphabet – le imprese potranno decidere se addebitare ai dipendenti il costo del noleggio per uso privato, o se invece farsi carico di tutti i costi, anche quelli non legati all'utilizzo per viaggi di lavoro". Secondo i dati forniti da Alphabet International, gli italiani che utilizzerebbero ben volentieri un'auto condivisa aziendale anche nei weekend e per la vita privata sono il 29%, contro il 15% della media Ue.
> Il corporate car sharing prevede la prenotazione dell'auto attraverso una piattaforma web, l'apertura e l'accensione del veicolo con la membercard, il rifornimento attraverso una carta di credito conservata all'interno dell'abitacolo, la restituzione dell'auto nel parcheggio aziendale. Attraverso il computer di bordo l'utente è tenuto a segnalare le condizioni e la pulizia del veicolo e gli eventuali danni: il servizio Alphacity prevede infatti una serie di servizi aggiuntivi oltre al noleggio a lungo termine dei veicoli Bmw, dalla pulizia all'assicurazione, dalla manutenzione ordinaria alla gestione degli incidenti.

Facendo un esempio reale basato sui dati forniti da un'azienda che ha "noleggiato" cinque veicoli Alphacity (all'estero, visto che in Italia il progetto è stato appena avviato), il costo sostenuto per le cinque auto in car sharing è pari a quello di 18 corse in taxi, 42 viaggi a rimborso chilometrico, 25 giorni di noleggio.
> Risparmio, dunque, ma anche attenzione all'ambiente: proprio per questo la flotta dei veicoli condivisi Bmw è destinata ad ampliarsi con i modelli elettrici che arriveranno nella primavera 2015.
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