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Dodici mesi di crescita per il mercato europeo dell'auto:…

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IMMATRICOLAZIONI

Dodici mesi di crescita per il mercato europeo dell'auto: +5,6% a luglio e +1,8 ad agosto

  • –di Augusto Grandi

Dodici mesi consecutivio di crescita per il mercato europeo dell'auto. Le immatricolazioni - nei Paesi dell'Unione europea e nei tre dell'Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) - sono cresciute del 5,6% a luglio (per un totale di 1.081.686 consegne) e dell'1,8% ad agosto (701.118 clienti). Complessivamente, nei primi 8 mesi dell'anno, le immatricolazioni salgono a 8.636.553, con un progresso del 5,8% rispetto al 2013. Per i soli Paesi dell'Unione la crescita è leggermente superiore, pari al 6%.

«Se il mercato dell'Ue – rileva Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor - riuscisse a mantenere questo tasso di crescita sino alla fine dell'anno, le immatricolazioni dell'intero 2014 toccherebbero quota 12.568.000, un livello inferiore di quasi il 20% rispetto al periodo ante crisi, ossia il 2007».

E non è detto che il trend di crescita, seppur modesto, sia confermato. «La dinamica delle immatricolazioni – prosegue Quagliano - sta infatti rallentando, mese dopo mese. La recessione che interessa regioni importanti dell'Unione e la deflazione che incombe sull'intera Ue non stimolano certo la domanda». A questo si aggiungono le difficoltà concentrate nell'eurozona. Non a caso la crescita del mercato dell'auto nei Paesi che adottano l'euro è stata, dall'inizio dell'anno ad oggi, limitata al 4,2%, a fronte di un progresso del 10,1% nei Paesi senza moneta unica. Inoltre, sottolinea Quagliano, sulle prospettive incide negativamente la debolezza di tre dei cinque principali mercati dell'Europa Occidentale: nei primi 8 mesi del 2014 il mercato francese è cresciuto solo dell'1,6%, quello tedesco del 2,6% e quello italiano del 3,5% (ma per quest'ultimo il crollo rispetto al 2007 è supeiore al 40%).

«In compenso - afferma Ermanno Visintainer del centro studi Ndg – per i consumatori potrebbero arrivare nuove offerte. Le sanzioni e controsanzioni nei confronti di Mosca penalizzeranno anche le vendite di auto occidentali in Russia. E le case costruttrici potrebbero essere spinte a predisporre promozioni particolarmente interessanti per smaltire la produzione non più diretta ad Est».

Case che, negli ultimi due mesi, hanno alternato risultati più o meno positivi ache a seconda delle differenti distribuzioni delle ferie nei vari Paesi. Le chiusure estive hanno penalizzato la distribuzione in misura diversa. Comunque il dato complessivo dei primi 8 mesi vede sempre il gruppo Volkswagen a guidare la classifica con una quota del 25,5% ed un progresso dell'8%. Tutti i marchi del gruppo sono in crescita ma per Seat e Skoda l'incremento è a due cifre. In crescita del 4% Psa (ma la quota scende dall'11 al 10,8%) mentre la Renault vola a +16,1% (e la quota sale dall'8,7 al 9,6%) con Dacia che sfiora il 30% di aumento.

Positivo il trend anche della Ford (+6,5% e quota al 7,3%) mentre per Gm il calo del 3,2% è interamente imputabile a Chevrolet (-64,9% per un marchio in via d'estinzione in Europa) poiché Opel cresce dell'8,2%. Bmw cresce meno del mercato (+3,1%) così come Fiat-Fca (+2,1% e quota in frenata dal 6,2 al 6%). Il Lingotto vede solo il marchio Jeep in forte progresso (+44,7%) ma con numeri assoluti insufficienti per controbilanciare l'andamento negativo di Lancia-Chrysler (-4,4%) e soprattutto Alfa Romeo (-10,1%). Ma anche per il marchio Fiat (+2%) la crescita non è esaltante.
Va peggio per Daimler (+1,6%, penalizzato da Smart che perde il 13,5%) mentre tra le asiatiche crescono Toyota, Nissan, Kia, Volvo, Mazda, Suzuki, Jaguar Land Rover e Mitsubishi (le ultime quattro con progressi a due cifre). In flessione solo Hyundai e Honda.

TABELLA / Vendite auto in Europa per Paese (agosto)

TABELLA / Vendite auto in Europa per costruttore (agosto)

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