Il leasing in Italia si avvia a chiudere il 2014 con una crescita dell'11%. Nei primo dieci mesi, il targato segna addirittura un +12% rispetto allo stesso periodo del 2013. Le sole autovetture (ossia escludendo i veicoli commerciali e industriali) stanno viaggiando sui dieci mesi a un ritmo del +9% in numero di contratti e del +17% in valore, grazie a un importo medio dei contratti salito da 28 a 30mila euro.
Il Sole 24 Ore ha fatto il punto sulle dinamiche dietro a questi risultati importanti con il neo-presidente di Leaseurope, Enrico Duranti, e con il presidente di Assilea, Corrado Piazzalunga (Ceo di Unicredit Leasing). Secondo Piazzalunga, il risultato italiano «è il frutto di quanto performato dalle finanziarie captive automotive, in particolar modo tedesche, di fascia medio-alta». Con l'occhio al 2015 è d'obbligo chiedersi se si tratti di un trend che ci accompagnerà nel prossimo anno. Piazzalunga non sembra avere dubbi.
«È l'indizio di un aumento stabile e progressivo dello stipulato che dovrebbe riportare il settore su livelli di dimensione di business fisiologici - spiega -. Ci aspettiamo quindi che il trend positivo continui nel 2015, con una crescita del targato intorno al 10% per un valore di stipulato pari a 5,5 miliardi. L'offerta si dovrebbe concentrare in particolare sulle autovetture con opzione finale di riscatto più contenuta (inferiore al 10%)».
Una ripresa così sostenuta del leasing per le vetture, in presenza di un altrettanto significativo sviluppo del noleggio a lungo termine (Nlt) nel segmento delle ditte e dei professionisti merita un approfondimento sulla fonte della domanda. Pur in mancanza di dati puntuali sui clienti Nlt, Piazzalunga specifica che «stiamo assistendo ad una ripresa del leasing autovetture soprattutto nei confronti delle società (+17% nei primi dieci mesi del 2014 contro il -14% del 2013) che stanno ragionevolmente beneficiando delle regole fiscali introdotte a inizio 2014».
Ora, infatti, i canoni di leasing per autoveicoli strumentali all'attività di impresa sono deducibili per la metà del periodo di ammortamento (prima era un terzo) mentre è rimasta quadriennale la deducibilità dei canoni per veicoli non strumentali e in uso promiscuo a dipendenti. E il leasing ringrazia.
A partire da Enrico Duranti, da ottobre alla presidenza di Leaseurope (la federazione europea del leasing e del noleggio auto). Direttore generale di Iccrea BancaImpresa, con una carriera spesa tra Banca San Paolo, Bank of America, Mediocredito Centrale e McKinsey, Duranti crede nella centralità del leasing per la crescita delle imprese.
«La rilevanza e la diffusione del leasing per l'acquisizione di ogni tipo di immobili, macchinari, impianti e attrezzature è ampia in tutta Europa e rappresenta in questo momento uno strumento valido al fine di accelerare la ripresa economica dopo un periodo insolitamente lungo di crisi», afferma. I numeri europei di questo 2014 confermano la centralità del comparto, con una crescita dei volumi leasing che sfiora il 10% al giro di boa del primo semestre. E con l'Italia tra le grandi economie che tirano la crescita, insieme a Francia e Germania, a ridosso di Regno Unito e Spagna che fanno ancora meglio.
Ma Duranti guarda anche avanti, ai cambiamenti socio-economici in atto, da cui uno strumento finanziario importante come il leasing non può né vuole restare escluso. «La mia ambizione - afferma - è continuare a promuovere il nostro settore su tutti i fronti ed evidenziare il suo contributo alla crescita economica europea e posizionare le società di leasing e noleggio auto nel campo della mobilità e non solo. L'Europa è uno dei mercati più importanti del mondo e il leasing gioca un ruolo centrale nel cuore dell'economia reale».
Certamente, continua Duranti, «dobbiamo sviluppare servizi e soluzioni per la mobilità, ma anche finanziare i mercati nuovi che nascono, come il cloud computing e le energie innovative».
«Dobbiamo guardare avanti - conclude -, per far sì che il comparto del leasing sia l'avanguardia di soluzioni innovative di finanziamento, che guidino il passaggio in atto dalla proprietà all'uso».
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