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La GLM di Kyoto sfida Tesla con una supersportiva elettrica made in Japan

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MADE IN JAPAN

La GLM di Kyoto sfida Tesla con una supersportiva elettrica made in Japan

  • –dal nostro inviato Stefano Carrer

KYOTO – Solo il tempo dirà se potrà diventare davvero la risposta giapponese a Tesla. Di certo, la GLM (Green Lord Motors) di Kyoto può vantarsi di essere riuscita a mettere in produzione una vettura supersportiva elettrica con prestazioni simili a quelle del Roaster Tesla, a partire da una accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi.

Non male per una start-up fondata nel 2010 da un 32enne, Hiroyasu Koma, che ha fatto il miracolo di coinvolgere investitori finanziari e industriali – compreso un contributo dalla pubblica Japan Finance Corp. – per un progetto di nicchia molto rischioso. Nel luglio dell'anno scorso Koma ha ottenuto la certificazione ministeriale per la prima sportiva elettrica giapponese per il mercato di massa, che ha chiamato Tommykaira ZZ EV (associandola dunque a un costruttore nazionale di racing cars, di cui ha riesumato in versione elettrica un modello già famoso per un più sicuro marketing). Sono in costruzione i primi cento esemplari, ma gli ordinativi sono già saliti a 180: Koma ha aperto uno showroom ad Akabanebashi (quartiere centrale di Tokyo) e si prepara allo sbarco sui mercati internazionali, Europa compresa. Il prezzo è di 8 milioni di yen (circa 60mila euro), tasse escluse.

Per quest'anno fiscale, la società _ che conta su una ventina di ingegneri - spera in un fatturato intorno ai 30 milioni di dollari. “E' una avventura resa possibile innanzitutto dalla avanzate ricerche sui veicoli elettrici condotte all'Università di Kyoto – afferma Koma – Inoltre Kyoto è non solo la città delle tradizioni, ma anche un grande centro per le tecnologie: gran parte della componentistica viene da aziende di questa zona”. Hanno creduto in lui tanti “angel investors”, dall'ex numero uno di Sony, Nobuyuki Idei, al musicista Yoshiki, oltre a società di venture capitale come Mitsubishi Capital e Globis Capital Partners.

“Il mercato mondiale dello eco-cars è in crescita esponenziale: noi pensiamo di catturare una fetta di questo segmento in crescita accelerata, anche in un'ottica di nicchia”, afferma Koma, che non nega di avere grandi ambizioni. Lui punta molto anche sui brevetti come generatori di redditività. Tra l'altro, la “GLM Platform” ha una struttura monoscocca in alluminio tipica delle auto da corsa, sulla quale si possono innestare variazioni a piacere, per cui – promette l'azienda - il cliente “può farsi la EV che vuole”.

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