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Mercedes 450 SEL 6.9, la gran turismo travestita da berlina

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Epoca

Mercedes 450 SEL 6.9, la gran turismo travestita da berlina

  • –di Vittorio Falzoni Gallerani


Presentata, in anteprima, al Salone di Ginevra del 1974, la Mercedes Benz 450 SEL 6.9 inizia ad essere prodotta nel 1975 e, quindi, festeggia quest'anno il suo quarantesimo genetliaco.

Essa rappresenta, in sostanza, la punta di diamante della serie S W116 nata nel 1972; una versione espressamente dedicata ai possessori della 'vecchia' 300 SEL 6.3 W109 che da tempo chiedevano a Stoccarda un'erede che offrisse loro le stesse prerogative.

Prerogative che non erano di poco conto visto che si trattava di una comodissima berlinona con sospensioni pneumatiche lunga cinque metri, guidabile quindi anche dall'autista, ma con prestazioni degne delle migliori gran turismo: si narra che neppure i migliori guidatori di Porsche 911 riuscissero a sopravanzarla in accelerazione.

L'erede non deluse affatto: pur più pesante di duecento chili, a causa essenzialmente della dotazione di serie molto più completa, riuscì a non tradire minimamente la sua missione di 'executive jet' terrestre; era e rimane un po' più lenta della progenitrice in accelerazione, inutile negarlo: oltre al giro vita ingrossato anche il più morbido e moderno cambio a sole tre marce cospirava per questa piccola marcia indietro.
Tuttavia si rimane sempre sotto i sette secondi nello 0-100: valore che, combinato con i 230 km/h di velocità massima, ha saputo accontentare vecchi e nuovi clienti di queste particolarissime auto; artefice di tutto ciò l'ultima evoluzione di una vecchia conoscenza: il poderoso motore V8 M100 creato nel 1963 per la 600 e poi trapiantato, nel 1968, sulla 300 SEL da un gruppo di meritevoli 'carbonari' dello staff tecnico della Mercedes Benz che ebbero questa idea e la svilupparono all'insaputa dei dirigenti che furono messi di fronte al fatto compiuto.

Il capitano di costoro, un certo Erich Waxenberger, fu anche l'artefice dell'attività sportiva di quell'auto che corse nelle Turismo con il motore portato a 6.8 litri per 428 CV: fu da questa esperienza che scaturì la totale validità dell'aumento di cilindrata fino a 6.9 litri, con il relativo miglioramento della coppia motrice, di cui si giovò la W116.

Che, quando nacque, non aveva rivali se non qualche realizzazione artigianale tipo De Tomaso Deauville che non dava neppure lontanamente le stesse garanzie di affidabilità e commerciabilità. Certamente esistevano ammiraglie ugualmente confortevoli e della stessa levatura complessiva (anzi: spesso con allestimenti degli abitacoli faraonici nei confronti di quello di estrema sobrietà, per quanto di qualità eccelsa, di questa Mercedes) ma con prestazioni assolutamente non paragonabili; senza contare il livello tecnologico della 450 SEL che metteva fuori gioco l'unica 'quasi' rivale che riusciva 'quasi' a restare nella sua scia: la Jaguar XJ 12 II serie; basti citare, al proposito, l'adozione del sistema ABS fin dal 1978, prima auto al mondo ad offrirlo in opzione.

Da segnalare la strana politica che la Mercedes Benz ha adottato nella definizione della versione USA di questa macchina che rappresenta un'eccezione su quanto detto più sopra a proposito delle finiture: una profusione di radica della più elegante tonalità prende il posto, sulla plancia, dei dimessi listelli di Zebrano della versione europea mentre il climatizzatore diventa a controllo elettronico; l'unico motivo che ci viene in mente per spiegare tale disparità di trattamento è il desiderio di farsi perdonare gli inguardabili paraurti coi quali gli americani sono costretti a convivere.
Tutto ciò detto appare naturale che la 450 SEL 6.9 diventasse il mezzo di trasporto d'elezione di tanti personaggi noti che, per lavoro, facevano molta strada al volante; primi fra tutti i piloti di formula uno tra cui il Campione del Mondo 1976 James Hunt; un'altra l'ha comprata Peter Fonda al culmine del suo successo e la conserva ancora adesso; memorabile, poi, la scena di inseguimento che la vede protagonista nel film 'Ronin': inevitabile che la 6.9 sia diventata una star molto ricercata anche oggi dai collezionisti.

Con valutazioni che possono arrivare anche ai quarantamila Euro; cifre importanti, dunque, e influenzate principalmente dallo stato della vettura in quanto ogni intervento su di essa è estremamente costoso; da un lato la complessità della meccanica e, dall'altro, l'altissimo costo dei ricambi di carrozzeria fanno precipitare le valutazioni degli esemplari più sfruttati anche attorno ai diecimila Euro: 'occasioni' che consigliamo di non cogliere anche se, è giusto dirlo, i pezzi di ricambio, come da lodevole consuetudine della Mercedes, sono tutti disponibili.

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