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La Toyota Mirai anticipa la civiltà dell'idrogeno

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Mobilità e Tech

La Toyota Mirai anticipa la civiltà dell'idrogeno

TOKYO – Sono passati ormai 13 anni da quando il visionario Jeremy Rifkin profetizzo' l'avvento della civilta' dell'idrogeno. La Toyota ha deciso di dare un forte contributo a questa prospettiva storica (di lenta realizzazione) con l'introduzione sul mercato della Mirai come prima vetture fuel cell - alimentata appunto ad H2 - per il mercato di massa.
Commercializzata da dicembre in Giappone e da fine gennaio negli Usa, arrivera' in Europa verso fine anno a partire da Germania, Gran Bretagna e Danimarca. Ma le ambizioni sono globali: la casa di Nagoya non fa mistero di voler fare della Mirai il suo nuovo simbolo di eccellenza tecnologica ed ecologica, ossia l'erede dell'ibrida Prius come opzione prima di nicchia e poi di massa per i clienti ad alta “coscienza” ambientale.

Una strada in salita, perche' la diffusione della Mirai non dipende solo da fattori che l'azienda puo' controllare, come la qualita' del prodotto o un marketing aggressivo, ma anche e soprattutto dalla costosa costruzione di un network di stazioni di servizio dedicate, che richiede sussidi pubblici (auspicabili ma mai scontati anche sotto forma di temporanei incentivi “verdi” all'acquisto).
“Non sono un uomo di marketing, ma dal mio punto di vista la Mirai ha davvero il potenziale per sfondare sul mercato”, afferma Yoshikazu Tanaka, l'ingegnere capo al quale il numero uno Akio Toyoda ha affidato la responsabilita' dello sviluppo dell'intero progetto.

“I tempi brevi del rifornimento – circa 3 minuti – e l'ampia autonomia – 650 km secondo gli standard giapponesi, 500 km secondo quelli europei costituiscono un vantaggio rispetto all'auto elettrica”. In prova sulle strade di Yokohama, la Mirai rivela un confort e un piacere di guida che e' facile indentificate come superiore all'auto elettrica. La silenziosita' e' molto elevata, anche in accelerazione (da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi, da 40 a 70 km/h in 3 secondi), al pari di una stabilita' favorita dal baricentro basso (i componenti del sistema fuell cell sono posizionati sotto il “floor”).

Il prodotto c'e', ma il problema resta: anche in Giappone – Paese dove il governo ha deciso di fare la sua parte – sono in funzione solo 24 distributori dedicati (JX ha comunque in programma un forte piano di espansione della rete distributiva). Per ora, al distributore di Yokohama arrivano solo due auto al giorno a fare rifornimento. Per la vettura che emette solo vapore acqueo, la strada verso il “mercato di massa” di cui Toyota ha gia' parlato – suscitando le rimostranze di Carlos Ghosn della Nissan, concentrato sull'alternativa elettrica – e' lunga. La produzione della nuova berlina 4 porte super-ecologica da 155 cavalli e' prevista quest'anno in 700 esemplari, che saliranno a 2mila l'anno prossimo. In Germania costera' 66mila euro piu' Iva. Ma saranno probabilmente introdotte formule di leasing agevolato, come gia' avvenuto negli Usa.

Video - La Toyota Mirai anticipa la civiltà dell'idrogeno

L'era dell'idrogeno secondo Toyota

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