Anche la nuova supercar del Toro è estrema, senza compromessi e inconfondibilmente italiana.
Della Aventador LP 750- 4 Superveloce saranno prodotte soltanto 600 unità numerate, praticamente già tutte vendute a scatola chiusa con un congruo anticipo sul prezzo di listino di 400.000 Euro.
Visionaria, pura e all'avanguardia: ecco cosa rappresenta oggi Lamborghini e la new entry non fa eccezione.
Il carbonio della scocca e di tutti i particolari esterni è a vista. Si distingue dalla Aventador “normale” per il generoso spoiler posteriore regolabile manualmente in 3 posizioni, per il profilo alare sdoppiato all'anteriore, per i cerchi forgiati da 20 e 21 pollici verniciati in nero opaco con sistema di fissaggio monodado (optional), per il generoso estrattore posteriore con i quattro scarichi “aperti” al centro. All'interno anche i nuovi sedili sportivi a guscio e i pannelli porta sono in carbonio.
I rivestimenti sono in Carbon Skin (brevetto Lamborghini) più leggero del 30% rispetto alla pelle e dal look estremo. Il sistema di infotainment è disponibile a richiesta senza sovrapprezzo, ma è stato tolto per ridurre il peso, così come i tappetini e parte dei materiali fonoassorbenti.
Il pulsante di accensione del motore si può attivare solo dopo aver sollevato lo sportellino rosso che apre le danze con l'inconfondibile sound del V12 longitudinale posteriore, rigorosamente aspirato e accordato per dare emozioni crescenti fino al limitatore a 8.500 giri. Ma per scendere sotto i 7 minuti nell'inferno verde al Nürburgring il motore non basta.
L'efficienza aerodinamica è stata migliorata del 150% e il carico aerodinamico a 280 km/h è cresciuto del 170%.
Per convincere i clienti a staccare un assegno di tale portata è stato sufficiente mostrarla in anteprima al Salone di Ginevra e pubblicare la scheda tecnica: 750 CV a 8.400 giri, 1.525 kg (-50 kg vs Aventador, per un rapporto peso/potenza di 2,03 kg/CV), 0-100 km/h in 2 secondi e 8 decimi, velocità massima oltre i 350 km/h.
Risultato? La Lamborghini di serie più veloce ed emozionante di sempre. Abbiamo potuto constatarlo con mano (e piede) sul circuito di F1 di Montmelò a Barcellona: da togliere il fiato.
Lo sterzo adotta l'LDS (Lamborghini dynamic steering) con servoassistenza variabile in funzione del programma di guida scelto: Strada, Sport, Corsa. Per la prima volta, le sospensioni pushrod sono abbinate con ammortizzatori magneto-reologici. La trazione integrale permanente con differenziale Haldex IV a gestione elettronica può distribuire fino al 60% della coppia all'anteriore oppure fino al 90% al posteriore a seconda delle necessità. Le gomme sono Pirelli P Zero Corsa. Risultato? Da paura! L'Aventador SV è incollata alla strada. Precisa in inserimento in curva, velocissima in uscita, il tutto con un gran senso di sicurezza durante la percorrenza a tutto gas.
Praticamente impossibile mettere in crisi l'autotelaio, anche in modalità Corsa e disinserendo l'ESP. Una vera goduria per gentlemen driver che vogliono divertirsi senza troppi patemi d'animo se non quello di un “piccolo” segno meno nell'estratto conto.
Gli ingegneri della parte aerodinamica hanno lavorato in stretta collaborazione con i designer del centro stile per fare in modo che le forme della vettura garantissero anche un bilanciamento aerodinamico ideale accrescendo sia il carico verticale che l'efficienza aerodinamica, senza aumentare i valori di resistenza all'avanzamento.
Il colore di lancio della Aventador LP 750-4 Superveloce è il Rosso Bia, abbinato a interni in Alcantara di colore nero, ma sono comunque disponibili altre cinque tinte diverse.
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