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Il mercato auto cresce ancora, ma rallenta un po’

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I DATI DI MAGGIO

Il mercato auto cresce ancora, ma rallenta un po’

  • –Augusto Grandi

Ancora un incremento a due cifre per il mercato italiano dell’auto che chiude maggio con 146.582 immatricolazione ed un progresso del 10,8% rispetto al corrispondente mese del 2014. Dall’inizio dell’anno le consegne salgono a quota 725.516, in crescita del 15,2% nei confronti dei primi 5 mesi dell’anno scorso.

È dunque evidente che, pur in presenza di un ulteriore rafforzamento del mercato dell’auto, la forte spinta che aveva caratterizzato i primi mesi del 2015 si sta riducendo. Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor, ricorda che il primo quadrimestre si era chiuso a +16,2% e «questa fase di rallentamento - aggiunge - è coerente con gli indicatori Istat di fiducia dei consumatori e delle imprese».Siamo, per Quagliano, alle prese con una fase di consolidamento dei risultati conseguiti sino ad aprile. Ma siamo anche alle prese, aggiunge, con un ridimensionamento degli indici di fiducia. Con una contrazione ridotta per le imprese ma significativa per i consumatori. Un trend confermato anche dall’Osservatorio mensile di Findomestic che registra una flessione delle intenzioni di acquisto sia di vetture nuove sia di quelle usate (ed anche delle moto). Conseguenza - afferma Quagliano - dei troppi annunci sulla ripresa che, nella realtà, ha tardato a manifestarsi ed è pure stata modesta. In compenso il recupero del mercato dell’auto è stato favorito sia dall’invecchiamento del parco circolante che rendeva indispensabile ed improcrastinabile l’avvio di una fase di sostituzione, sia dalle politiche di mercato delle case costruttrici e dei concessionari. Un marketing aggressivo basato - ricordano al Csp - sui prezzi e sulle condizioni finanziarie offerte. «La risposta della domanda è stata positiva - afferma Quagliano - perché vi era fiducia nella ripresa, ma l’incrinarsi della fiducia ha determinato atteggiamenti più cauti».

Per superare la fase di impasse si potrebbe puntare su una proposta presentata dall’Unrae per una parziale detraibilità fiscale dei costi d’acquisto dell’auto anche per i privati. Oltre ad allineare la fiscalità sull’auto aziendale agli standard europei. Mentre Csp ritiene utile applicare al mercato dei privati la formula del noleggio a lungo termine che, da anni, funziona bene nel mercato dell’auto aziendale.Nel frattempo le marche registrano trend molto differenti sul mercato italiano. A partire dal gruppo Fca che vede i marchi Fiat (+13,14%) e soprattutto Jeep (+183,98%) crescere più del mercato, Alfa Romeo (+5,95%) progredire a velocità dimezzata e Lancia-Chrysler perdere l’8,21%. A livello di gruppo, Fca cresce del 13,42% e la quota sale dal 27,84 al 28,50%. Maggio positivo per Volkswagen (+16,92%) mentre per Ford l’incremento è limitato al 4,3% e Renault arreta la sua crescita (-2,76%). Tra i marchi maggiori solo Toyota è in flessione (-7,12%) mentre incrementi superiori a quelli del mercato premiano Peugeot, Mercedes, Bmw, Dacia, Kia, Smart, Mini, Land Rover, Seat, Suzuki, Skoda e Mazda.

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