Motori24

Honda Jazz, il dominio della ragione

  • Abbonati
  • Accedi
COMPATTE

Honda Jazz, il dominio della ragione

  • –Nicola Desiderio

Honda continua la sua offensiva di prodotto e, dopo la HR-V, è il turno della Jazz chiamata a migliorare la presenza del marchio giapponese nel segmento B, ricchissimo di concorrenti qualificate e fresche, ma che raramente possono vantare il carattere globale e le vendite (5,5 milioni di unità prodotti in 11 stabilimenti) di quella che in patria e in Nordamerica si chiama Fit. Basata sul panale dell'HR-V, la nuova Jazz ha una scocca più leggera del 12% e più rigida, inoltre si allunga di 95 mm ma si mantiene per 5 mm sotto i 4 metri, distendendo al contempo il passo di 30 mm e lo sbalzo anteriore di 40 mm con un'altezza di 1.550 mm, più vicina a quella di un monovolume.
Ma è proprio lo spazio il suo punto forte, grazie in particolare al posizionamento del serbatoio sotto il sedile anteriore. Se prima la Jazz era la migliore della categoria, oggi stacca auto di dimensioni ben maggiori con quote incredibili. Grazie alle portiere ampie e al loro angolo di apertura quasi a 90 gradi, si entra e si esce con grande facilità e chi si siede dietro può tranquillamente allungare le gambe. Per tutti tra la testa e il tetto ci sono centimetri in abbondanza e il bagagliaio va da 354 fino a 1.317 litri. Oltre alla quantità poi c'è anche la qualità grazie al sistema Magic Seats: il divano posteriore 60/40 abbattendosi si abbassa creando un vano perfettamente piatto, oppure le sedute si possono sollevare per portare oggetti alti e sottili facendoli passare dalle portiere posteriori, ma non è finita qui. I sedili anteriori possono essere reclinati: se lo si fa solo con quello passeggero c'è la possibilità di ospitare oggetti lunghi fino 2,45 metri, con entrambi si crea una sorta di letto matrimoniale.
La plancia ha la parte centrale rivolta verso il guidatore con lo schermo a sfioramento da 7 pollici dell'Honda Connect che funziona su sistema Android, consente integrazioni di app acquistabili sull'Honda Store, ha il MirrorLink, due prese USB e persino una HDMI. Semplice la grafica, ottime la visibilità in ogni condizione di luce e la reattività alle zoomate date con l'indice e il pollice. A sfioramento anche i comandi del climatizzatore automatico. Accanto a queste raffinatezze, stupiscono alcune economie nei materiali, qualche vite a vista e la mancanza di illuminazione per la parte posteriore e le alette parasole. Di livello anche la dotazione di sicurezza che comprende 6 airbag, l'allarme per la collisione frontale e il superamento corsia, la lettura dei segnali collegata al limitatore di velocità e la frenata automatica in città fino a 30 km/h.
Uno solo il motore, un nuovo 1,3 litri a benzina della famiglia Earth Dreams Technology che, contrariamente alla moda corrente, ha 4 cilindri, iniezione indiretta e a basso carico funziona a ciclo Atkinson per migliorare il rendimento grazie anche all'elevato il rapporto di compressione (13,5:1). La distribuzione ha il variatore di fase ed alzata ed è presente l'EGR per limitare le emissioni degli ossidi di azoto. Eroga 102 cv a 6.000 giri/min, 103 Nm a 5.000 giri/min, dunque più del precedente 1,4 litri, ma con un consumo inferiore all'1.2: 5 litri/100 km pari a 116 g/km di CO2 con il nuovo cambio manuale a 6 rapporti che diventano addirittura rispettivamente 4,6 litri/100 km e 106 g/km di CO2 con il CVT dotato di modalità sequenziale a 7 rapporti e una logica che dopo un rallentamento tiene i rapporti corti per favorire il recupero della velocità.
Il 4 cilindri è regolare e privo di vibrazioni, ma non stupisce per la verve e, se tirato, si fa pure sentire mentre apprezzabile è il comportamento stradale, improntato più alla sicurezza e alla prevedibilità piuttosto che alla prontezza e alla reattività, nonostante lo sterzo sia nettamente più diretto che in precedenza. La nuova Honda Jazz sarà in vendita da settembre in tre allestimenti (Trend, Comfort, Elegance) con un listino che parte da 14.600 euro, una quotazione più elevata delle concorrenti dovuta anche alla cilindrata di ingresso più alta e al buon livello di dotazione anche per la versione d'ingresso.

© Riproduzione riservata