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Italdesign, al via il nuovo corso firmato Walter de Silva

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Mercato e industria

Italdesign, al via il nuovo corso firmato Walter de Silva

  • –di Silvia Baruffaldi

Innovazione e formazione saranno le parole chiave del nuovo corso dell'Italdesign Giugiaro.
Lo ha annunciato il neo presidente Walter de Silva (che aggiunge questo ruolo alla carica di capo del design di tutto il gruppo VW) insieme all'amministratore delegato Jörg Astalosch.
Occasione per presentare inoltre il nuovo direttore del design: Filippo Perini, che manterrà per un certo tempo anche il suo incarico di capo del design Lamborghini.

«Succedere a Giorgetto Giugiaro è una grande responsabilità», ha dichiarato de Silva, determinato a guardare avanti senza dimenticare le radici: «Volgiamo riprendere quello stesso spirito di forte innovazione con cui lui e Aldo Mantovani hanno fondato l'Italdesign nel 1968». Il mondo però è cambiato e continua rapidamente a trasformarsi, guai a guardare soltanto alla propria esperienza: «Saremo aperti a collaborare con chi ha nuove intuizioni, magari piccole startup che lavorano a nuovi concetti di mobilità, in tutto il mondo».

I giovani e la formazione sono il secondo punto su cui de Silva intende investire, tanto da annunciare l'istituzione, il prossimo anno, dell'Accademia Italdesign. Un “magistero della carrozzeria” che si propone come corso post-laurea di alto livello per l'insegnamento del car design inteso non solo come disciplina a se stante, ma come insieme di conoscenze che spaziano dall'arte all'estetica, dalla storia alla tecnologia applicata, «perché il design è prima di tutto cultura», sottolinea de Silva, che avrebbe già l'appoggio di un gruppo bancario di cui non dichiara però il nome. Selezionerà studenti provenienti da tutto il mondo e avrà sede a Torino in un'area non ancora identificata - ma è già prevista la realizzazione di un campus entro il 2018, quando si celebreranno i 50 anni dell'Italdesign. E non mancano i progetti per trasferire il museo, magari ampliandone la collezione per far nascere un museo dello stile italiano.

I tre pilastri dell'azienda continueranno intanto ad essere design, engineering e prototipazione, con forte impegno nella ricerca avanzata e una sempre maggiore integrazione con i processi del Gruppo VW, inclusa l'abilità di condurre i progetti quasi interamente in ambito digitale, ambito in cui sarà fondamentale l'esperienza maturata da Filippo Perini alla Lamborghini. «Siamo anche finalizzando una cinquantina di nuove assunzioni», ha spiegato l'ad Jörg Astalosch (successore di Enzo Pacella, che rimane però nel consiglio di amministrazione), «e prevediamo così di portare a circa un migliaio il numero dei dipendenti entro fine anno».

Si apre dunque apre un nuovo capitolo per l'azienda dopo l'uscita della famiglia Giugiaro. Nel giugno scorso, il fondatore e presidente onorario Giorgetto Giugiaro si era dimesso dal consiglio di amministrazione insieme a suo figlio Fabrizio dopo aver ceduto ad Audi la loro rimanente proprietà del 9,9 per cento, completando così la cessione al Gruppo Volkswagen.

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