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Ricaricare l'auto elettrica? Un nuovo business per l'automotive

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Mobilità e Tech

Ricaricare l'auto elettrica? Un nuovo business per l'automotive

L'auto elettrica cresce lentamente, In Italia si venderanno (forse) 2000 plug-in nel 2015. Tra i tanti dubbi sullo sviluppo troviamo l'autonomia ancora ridotta dei modelli e l'assenza di reti di ricarica dove “fare il pieno” di energia. Quello che sembra essere un vincolo di mercato potrà trasformarsi in un nuovo business di servizi. Al New Mobility World di Francoforte è presente Spin8, start-up tutta italiana, spin off universitario che ha presentato la road-map per l'elettrico. Un sistema già integrato al più vasto network europeo (Hubject) di roaming per ricaricare anche all'estero. La società punta a installare sistemi fast charge che ricaricano i veicoli in 20/30 minuti. Un business che vale oltre 400 milioni di Euro nei prossimi 5 anni solo in Italia, sulla base dei dati di crescita del mercato che prevede un circolante di 400.000 auto plug-in al 2020. La road-map di Spin8 si basa su 57 punti fast charge da installare per creare i corridoi elettrici tra le città. A questi si aggiungono 18 punti di ricarica rapida nelle aree urbane (a 20/50kw di potenza). Numeri apparentemente piccoli se confrontati ad altri paesi europei, dove si contano complessivamente 23.900 punti di ricarica di cui l'89% sono “lenti”. Ci sono anche esempi virtuosi come UK con 674 punti di ricarica rapida o l'Olanda dove una start up quotata (Fastned) sta installando una rete di stazioni di rifornimento solo elettriche ogni 50km. “I proprietari di auto elettriche ricaricano a casa o in ufficio (quando possibile) – dichiara Karin Fischer CEO di Spin8 – ma le reti fast sono il vero elemento di svolta. Intendiamo installare la prima colonnina in centro a Milano già nei prossimi mesi e abbiamo formalizzato la collaborazione con Confederazione Autostrade per infrastrutturare con loro il corridoio Brescia-Padova”. Dove sulla base del parco circolante elettrico previsto saranno oltre 122.000 le ricariche annue.

La fotografia in Europa

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