“Non mi sento abbastanza vecchio per andare in pensione” a confessarlo a Luca Ciferri che lo riporta su Automotive News è lo stesso Giugiaro che ha compiuto 77 anni il mese scorso – continuerò, dunque, a fare l'unica cosa che so fare meglio: progettare delle automobili”. Giugiaro e il figlio Fabrizio avevano venduto all'inizio di giugno il restante 9,9 % che avevano conservato dell'Italdesign dopo che Audi aveva acquistato cinque anni fa una quota del 90,1.
Lo stesso Giugiaro aveva rifiutato di commentare se la decisione di lasciare l'azienda da lui fondata insieme a Aldo Mantovani nel 1968 era da collegarsi con le dimissioni di Piech da presidente del Gruppo VW in aprile. Piech, tuttavia, era stato uno degli artefici della trattativa che avrebbe portato l'Audi ad acquistare la partecipazione di controllo in Italdesign.
All'inizio di giugno successivamente alla rinuncio di ogni incarico in Italdesign Giugiaro aveva ringraziato Piech in una pagina acquistata sul Corriere della Sera. “Stiamano valutando delle offerte venute da alcuni costruttori cinesi e coreani – ha spiegato Fabrizio Giugiaro al Salone di Francoforte che però ha rifiutato di indicare le case interessate – è troppo presto per fare dei noi”. Fabrizio aveva assunto la carica di capo progetto in Italdesign dal 1990 fino al 2014, quando l'ex capo design Audi Wolfgang Egger lo aveva sostituito. I Giugiaro, inoltre, sono alla ricerca di uno spazio adeguato o in alternativa di un impianto già esistente per dar vita ad una nuova azienda di design e di modellazione.
Fabrizio ha poi spiegato che suo padre, essendo un perfezionista, sembra più propenso all'acquisto di uno spazio dove allestire da zero una nuova “location”, mentre lui che si è detto più pragmatico ritiene che la soluzione migliore sarebbe quella di riadattare un complesso già esistente per evitare la complessa burocrazia italiana e tentare di sveltire le procedure.
C.Ca.
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