Il consiglio di sorveglianza della Volkswagen ha nominato come previsto Matthias Müller nuovo amministratore delegato del gruppo, in sostituzione di Martin Winterkorn. Il 62enne Müller, il cui contratto durerà fino al 2020, è da quarant'anni nel gruppo ed è attualmente numero uno della Porsche; vicino alla famiglia Porsche/Piëch e e gradito ai sindacati, il manager - che è stato a lungo anche in Audi - è stato protagonista con Porsche di una storia di straordinario successo.
Müller conserverà anche il ruolo in Porsche fino alla nomina di un successore. «Il mio primo compito è riconquistare la fiducia» persa per lo scandalo, ha detto: «Sotto la mia leadership, Volkswagen farà il possibile per adottare gli standard di governance più severi dell'intero settore». Come previsto, Vw proporrà ai soci la nomina di Hans Dieter Pötsch a nuovo presidente del consiglio di sorveglianza, nomina che avverrà all'assemblea straordinaria convocata per il prossimo 9 novembre.
Nel corso di una riunione fiume, durata sette ore e terminata nel tardo pomeriggio, l'organo di controllo ha preso altre decisioni per far fronte allo scandalo dei test truccati sulle emissioni dei motori diesel. «Alcuni dipendenti» sono stati sospesi dalle loro funzioni. L'attuale numero uno della marca Skoda, Winfried Vahland, prenderà dal 1° novembre la responsabilità delle attività del gruppo negli Stati Uniti. Lo spostamento arriva nell'ambito dell'adozione di una struttura manageriale più decentralizzata; l'obiettivo è di evitare una eccessiva concentrazione di potere nelle mani di un solo uomo (come è accaduto prima con Piëch, poi con Winterkorn).
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