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Audi A4, al volante della nuova berlina di Ingolstadt

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Audi A4, al volante della nuova berlina di Ingolstadt

  • –di Massimo Mambretti

Al pari della più compatta A3, la nuova generazione dell'A4 è formalmente frutto di un'evoluzione dei canoni stilistici Audi anziché di una rivoluzione, tipo quella che ha ispirato la linea dell'attuale Q7. Tuttavia, sotto a un layout che ricalca quello della progenitrice e a vesti in cui risalta come realmente inedito soprattutto il disegno del frontale e della coda (che aiuta a fare toccare all'aerodinamica l'ottimo Cx di 0,23) si celano tante novità. Per esempio, l'architettura Mlb Evo, portata alla ribalta dalla Q7 ,destinata alle vetture con motore disposto longitudinalmente che, oltre a sostenere un raffinato schema di sospensioni a cinque bracci, contribuisce a ridurre il peso sino a 120 kg rispetto a quello dell'A4 precedente. Inoltre, propizia un abitacolo più spazioso, specie nella zona posteriore, e maggiori possibilità di carico, dato che la capacità del bagagliaio arriva a 480 litri. Il tutto senza imporre stravolgimenti dimensionali, poiché il passo cresce appena di 1,1 cm e la lunghezza passa da 4,70 a 4,73 metri.

Un'equazione che nella nuova famiglia si risolve anche nel caso della versione Avant, che muoverà i primi passi su strada fra qualche settimana.
Fedele ai canoni Audi per l'accuratezza costruttiva, la nuova A4 trasmette con forza la sua tecnologica personalità nell'abitacolo attraverso il design lineare ma ricercato dell'arredamento, e le soluzioni hi-tech, di serie o a richiesta, che si possono imbarcare a bordo. Quella di maggiore impatto è il Virtual Cockpit, parte integrante del sistema di infotainment opzionale MMi Touch. Lo abbiamo conosciuto fin dal lancio dell'ultima generazione di Audi TT ed è basato su tecnologia del chip maker Nvidia, la stessa usata per smartphone e tablet.

Il sistema si basa su un display a cristalli liquidi da 12”3 che sostituisce la strumentazione analogica e che può arrivare a proiettare a tutto schermo la mappa del navigatore, riducendo le dimensioni di tachimetro e contagiri. Ma si possono ottenere, per esempio, anche l'head up display, l'impianto hi-fi con suono 3D, l'hotspot con modulo Lte/Umts e tanto altro ancora. Ed è ricco anche il repertorio delle tecnologie destinate a incrementare la sicurezza (come la frenata d'emergenza Pre Sense City) e a sostenere la guida, fra le quali risalta il pacchetto Tour, uno degli step verso la guida autonoma. Infatti, sino a 65 all'ora permette alla vettura di seguire sia quella che la precede a una distanza adeguata sia l'andamento della strada senza che il guidatore intervenga su acceleratore, freni e sterzo.


La famiglia della nuova A4 si declina in varianti a trazione anteriore e integrale, con cambio manuale a 6 marce o a doppia frizione S tronic o ancora Tiptronic a 8 marce ed è generata dall'intreccio fra 4 allestimenti (Design, Sport, Business e Business Sport) con 7 motori. Il capitolo dei turbodiesel Tdi, che il gruppo Vw dichiara non essere coinvolto nel Dieselgate, è composto da unità 4 cilindri di 2 litri con potenze di 150 e 190 cv oltre che da un V6 di 3 litri con 218 o 272 cv, mentre quello dei motori Tfsi turbo include il 1.400 da 150 cv e inediti 2 litri a iniezione diretta/indiretta da 190 e 252 cv. I prezzi spaziano da 33.800 a 50.300 euro.

Il quadro che si delinea guidando la 2.0 Tdi da 190 cv (210 km/h, 0-100 in 7”9, 24,4 km/l) è gradevole. È il risultato dell'elevato comfort di un dinamismo che propizia la gradevolezza della guida. Infatti, anche senza ricorrere alle opzionali sospensioni a controllo elettronico, l'A4 disegna curve precise e affronta i rapidi cambi di direzione senza esitazioni anche quando si spinge. Un comportamento che si ridimensiona un po' solo sui fondi bagnati se non si ha l'accortezza di dosare adeguatamente l'acceleratore. Il rendimento del turbodiesel, pur non avendo velleità sportiveggianti, soddisfa sempre per l'erogazione spontanea dovuta al corretto andamento della curva della robusta coppia: 400 Nm a 1.750 giri.

E la versione wagon si può già ordinare

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