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Fiat Tipo, così torna un nome storico

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FCA

Fiat Tipo, così torna un nome storico

  • –di Mario Cianflone

Il nome è famoso: Tipo. Probabilmente farà discutere e susciterà anche qualche nostalgia. Fiat ha scelto il nome che sarà usato in tutta l'area Emea per la nuova berlina compatta che, prodotta in Turchia nella fabbrica Tofasş di Bursa, è stata svelata lo scorso maggio quando venne annunciato l'int ero progetto Aegea.

Tra l'altro in Turchia la vettura sarà venduta proprio come Aegea. Insomma, Fiat propone una medio-compatta con il nome della cinque porte che nel 1988 rimpiazzò la Ritmo di dieci anni prima e fu sostituita dalla prima Bravo.La Tipo è, al momento, proposta con carrozzeria berlina a tre volumi, ma in seguito dovrebbe arrivare la hatchback, cioè la cinque porte, e la station wagon Due formule, queste ultime, più adatte ai gusti di alcuni mercati occidentali come quello italiano.

La Tipo è concepita in origine come tre volumi: il bagagliaio non è infatti un'aggiunta posticcia a una due volumi. Non segue quindi i non edificanti esempi delle piccole berline del passato del passato dalla famigerata Fiat Duna alla terrificante Opel Corsa TR. Gia con la Linea, sempre «made in Tofas», Fiat aveva puntato sullo stile, ma ora volendo realizzare una world car di classe media da vendere in 40 mercati la voce design è diventata strategica nel capitolato del progetto.

La vettura nasce dalle matite dei designer del centro stile Fca in Italia ed è sviluppata insieme all'équipe per l'R&D della Tofas . Il progetto ha coinvolto un team di oltre duemila persone per tre anni. La Tipo ha vocazione e dimensioni da vettura media di «segmento C»: lunga 4 ,5 metri, larga 178 centimetri e alta 148 centimetri. Il passo (264 centimetri )è poco più lungo di quello di Alfa Romeo Giulietta e questo agevola l'abitabilità interna: può infatti ospitare 5 persone e il bagagliaio ha una capacità di carico di oltre 510 litri .

Nonostante le ampie dimensioni la Fiat Tipo non si basa sul pianale Compact, quello della Alfa Romeo Giulietta (modificato in «Compact Us Wide» per dar vita alle cinesi Fiat Optima/Viaggio, Dodge Dart, Chrysler 200 e Jeep Cherokee), bensì sfrutta la piattafarma denominata «B Wide» (detta anche Small Wide) che, scaturita da una catena di evoluzioni successive del pianale della Punto e del Qubo, diventa così ancora più importante dal punto di vista industriale per il gruppo Fca poiché dà vita a modelli “di peso” come Fiat 500L (compresa la variante Living), prodotta Kragujevac in Serbia, nonchè alle Fiat 500X e alla Jeep Renegade costruite a Melfi.

I motori con potenze comprese tra 95 e 120 cavalli sono classici propulsori del gruppo Fca e sono ovviamente Euro 6. In gamma ci sono due turbodiesel Multijet II e altrettanti motori a benzina, con cambio manuale o automatico. Moderni gli interni con la plancia che ospita il sistema Uconnect con touch-screen per la navigazione, la multimedialità e l'intergrazione con lo smartphone. La Tofas di Bursa, sesta più grande impresa della Turchia, ha una capacità annuale di 400mila unità (dalle linee escono Qubo, Doblò, Fiorino) e dà lavoro a 6.500, mentre l'indotto genera un network di oltre 2.000 aziende. Al momento Fca non ha dichiarato l'entità di un investimento che vuole essere un ponte indu striale tra oriente e occidente.

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